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venerdì 18 ottobre 2013

Nuove regole per i prestiti INPDAP

Buone notizie per dipendenti ed ex-dipendenti pubblici in pensione: dal primo ottobre è in vigore il nuovo regolamento dei prestitiINPDAP, che contiene importanti novità sul fronte dei prestiti, piccoli prestiti e mutui edilizi: novità positive che rendono più semplice e vantaggioso ottenere credito.

Nel nuovo regolamento INPDAP rimangono attivi i prestiti biennali, mentre a quelli triennali è stata rimosso il tetto massimo di 8 mila euro, vengono reintrodotti i prestiti quadriennali e agli altri prestiti pluriennali è stata innalzata la spesa massima in base alle causali. Le novità non finiscono qui: sul fronte dei prestiti edilizi infatti si può anche chiedere il mutuo per un figlio che acquista una casa per il suo nucleo familiare diverso da quello dei genitori.

Nel caso dei mutui edilizi però, nell’eventualità in cui l’INPDAP non potesse soddisfare tutte le richieste, sarà introdotta una graduatoria su base provinciale dei richiedenti. La rinegoziazione o sospensione del mutuo sono state rese possibili in caso di gravi cause che come ad esempio situazioni in cui si riducano il reddito del contraente o del coniuge.

Questo nuovo regolamento dell’Istituto Nazionale Previdenza Dipendenti Amministrazione Pubblica sicuramente si inserisce in una ottica sociale: i prestiti, i mutui ed i piccoli prestiti permetteranno di aiutare i dipendenti e le loro famiglie e pensionati INPDAP a trovare formule di finanziamento vantaggiose.

L’INPDAP oggi si trova alle dipendenze dell’INPS, non esistendo più come ente autonomo come stabilito dal governo Monti, e rappresenta una parte importante del Welfare italiano. Purtroppo però i conti in rosso che da molto tempo gravano sui bilanci dell’ente non sono stati risolti con il trasferimento all’INPS ed anzi è stato quest’ultimo ente, che negli ultimi anni invece si manteneva in attivo, a prendere i debiti dell’INPDAP. 

In una situazione confusa e critica come quella che vive al momento l’Italia si spera solo che i nuovi regolamenti sui prestiti trovino un’ampia applicabilità e le graduatorie previste per i casi in cui non si possano soddisfare le richieste, non diventino una normale prassi di lunghe attese. Il disavanzo di oltre 10 miliardi nel bilancio Inps è infatti l’altra faccia della medaglia dell’ex-Inpdap, un risultato della “fusione” tra i due enti che pur essendo nata nell’ottica di sistemare le cose ha invece reso più confusa la situazione.


Come sempre mancano interventi legislativi da parte dello stato per mettere fine a questo flusso di perdite che se accumulato potrebbe mettere a rischio le politiche di welfare italiane. Intanto, per non fasciarsi la testa prima di averla rotta, il nuovo regolamento sui prestiti INPDAP rappresenta comunque una apertura positiva in un periodo in cui ottenere prestiti e mutui, è una impresa impossibile per molti.

1 commento:

  1. Anche se ha richiesto il piccolo prestito inpdap, se non ha preso i soldi, può fare tranquillamente richiesta di cessione del quinto.Per una consulenza gratuita compili il form in alto a destra. http://www.prestitiinpdap.com/

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