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venerdì 19 settembre 2014

Concorso Dirigenti Scolatici – Consiglio di Stato dà ragione all’Anief e applica la direttiva comunitaria: il servizio pre-ruolo andava valutato come quello di ruolo



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Con sentenza n. 4724 del 2014 rigettato l'appello del Miur. 12 docenti, neo-immessi in ruolo con anni di precariato alle spalle ottengono la nomina a preside, dopo aver superato tutte le prove, grazie alla disapplicazione della legge italiana in contrasto con la direttiva comunitaria, come richiesto dagli avv. S. Galleano e W. Miceli, dopo che in primo grado i giudici del Tar Lazio avevano dato ragione ai legali dell'Anief. Nuovo successo del sindacato che ora rilancia i ricorsi al giudice del lavoro per il pagamento degli scatti e quelli sulla ricostruzione di carriera per il riconoscimento per intero del pre-ruolo.

Ribadita l'esatta esegesi proposta dai giudici di prima cure, si sottolinea come pertinente e dirimente la sentenza della Corte di giustizia europea pronunciata l'8 settembre 2011 sulla causa C-177/10 e la successiva del 18 ottobre 2012 nei procedimenti C-302/11 e c-C304/2011. Grazie all'azione dell'Anief, che è riuscita anche a costringere il Governo nelle cause in giudizio sul precariato a sbloccare 150.000 immissioni in ruolo nel solo prossimo anno per i precari inseriti nella Gae, ora il principio di non discriminazione come formato dalla giurisprudenza europea in applicazione della direttiva comunitaria 1999/70/CE per la parità di trattamento garantita dalla Suprema Corte di Lussemburgo tra personale a tempo determinato e indeterminato, si applica anche ai concorsi riservati ai dipendenti pubblici in Italia.

Per Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario Confedir, quella del Consiglio di Stato "è una sentenza storica che riconosce finalmente anche nel pubblico impiego, in materia concorsuale, di fronte a chiare quante illegittime leggi dello Stato, la primazia del diritto comunitario sulla legislazione nazionale".

 

In virtù di tale decisione, l'Anief chiederà ora al giudice del lavoro di rivedere anche tutti i decreti di ricostruzione di carriera del personale assunto negli ultimi dieci anni, perché a differenza di quanto spettante, non ha ottenuto gli scatti di anzianità per il periodo pre-ruolo e il riconoscimento per intero degli anni di precariato.   

 

Per approfondimenti:

 

La sentenza 4724/14 del Consiglio di Stato

 

Ricostruzione di carriera: per la Corte Europea, gli anni di precariato vanno valutati per intero

 

19 settembre 2014 

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