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mercoledì 20 marzo 2019

LAZIO. UNA NUOVA LEGGE PER I RIDER, IL CONSIGLIO APPROVA

LAZIO. UNA NUOVA LEGGE per i RIDER, IL CONSIGLIO APPROVA

Così la Regione Lazio intende colmare un vuoto normativo in materia di lavoro a domanda attraverso le piattaforme digitali. Contrario al provvedimento il Movimento 5 stelle

 

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori (Pd), ha approvato - con 24 voti a favore, otto contrari - la proposta di legge regionale n. 40, "Norme per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali", un provvedimento che mira alla tutela dei cosiddetti "rider", vale a dire coloro che effettuano consegne a domicilio utilizzando cicli o motocicli, e, più in generale, di tutti i lavoratori della cosiddetta "gig economy", vale a dire quel modello economico in cui domanda e offerta di servizi e competenze sono gestiti on line attraverso piattaforme e app dedicate.

La nuova legge regionale ha come principio la promozione dello sviluppo responsabile della nuova economia legata alle piattaforme digitali, proteggendo i lavoratori indipendentemente dalla natura subordinata o autonoma del rapporto di lavoro. In particolare, i tredici articoli della legge approvata oggi introducono: la tutela della salute e della sicurezza, incentivando la formazione obbligatoria a carico delle piattaforme e stabilendo la manutenzione dei mezzi di lavoro a carico della piattaforma; la tutela assistenziale e previdenziale, con l'obbligatorietà della copertura assicurativa e la promozione di forme di tutela integrative; una norma per garantire al lavoratore digitale un'informativa trasparente riguardo il funzionamento dell'algoritmo che determina l'incontro fra la domanda e l'offerta; un principio sul compenso che non può in ogni caso essere inferiore alla misura oraria minima determinata dai contratti collettivi di settore, disponendo un divieto per le piattaforme digitali di ricorrere al compenso a cottimo.

Nel testo sono indicati anche gli strumenti operativi di cui la Regione si dota al fine di promuovere lo sviluppo del lavoro e dell'economia digitale: portale del lavoro digitale, che si compone dell'anagrafe regionale del lavoro digitale e del registro regionale delle piattaforme digitali; Consulta dell'economia e del lavoro digitale, quale organismo permanente di consultazione in relazione alle politiche in materia di lavoro; programma annuale degli interventi, che individua le misure, le agevolazioni e le attività che si intende mettere in atto in materia di lavoro digitale, con particolare riferimento al sistema bilaterale; protocolli di intesa con Inps e Inail per l'attuazione delle tutele previdenziali e assicurative. Tra gli emendamenti approvati, un articolo aggiuntivo proposto dai consiglieri di Forza Italia Ciacciarelli, Aurigemma, Palozzi, Simeone, subemendato dall'assessore Claudio Di Berardino, introduce nel provvedimento la "Carta dei diritti dei lavoratori digitali nel contesto urbano della Regione", "con la finalità di promuovere principi, regole e tutele a garanzia dei lavoratori digitali e delle piattaforme digitali". Lo stanziamento previsto è di 2,1 milioni di euro: un milione per ciascuna annualità 2019 e 2020 è destinato al "Fondo per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali", centomila euro sono detinati alla creazione del portale del lavoro digitale della Regione Lazio.

Nel corso della seduta è intervenuta più volte la relatrice di minoranza, Roberta Lombardi (M5s), per ribadire la contrarietà del suo gruppo al provvedimento e per sostenere una serie di emendamenti palesemente ostruzionistici. "Arriviamo alla fine di una farsa – ha detto Lombardi in sede di dichiarazioni di voto - sappiamo tutti i profili di incostituzionalità di questa legge". Si tratta di un provvedimento utile solo a fare "propaganda politica" per la capogruppo del Movimento 5 stelle che rivendica la volontà del governo di legiferare in questa materia. "Noi – ha proseguito Lombardi - condividiamo la necessità di un intervento nazionale sul tema, ma l'urgenza non giustifica interventi palesemente incostituzionali, mettendo una pezza peggiore del buco".

A nome di tutta la maggioranza, in dichiarazione di voto è intervenuta la consigliera Eleonora Mattia (Pd). "La legge approvata oggi – ha dichiarato Mattia - dice chiaramente basta al cottimo, basta alla rincorsa del proprio stipendio a tutti i costi. Non è dignitoso. Questa legge inverte la rotta – ha proseguito Mattia - e dice all'opinione pubblica, al governo, alle imprese che i lavoratori digitali esistono. Questa legge contribuisce a dare alla categoria un'autocoscienza nel sistema delle relazioni industriali. Uscire dall'anonimato – ha concluso Mattia - è il primo passo per comprendere il fenomeno, generare unione, per permettere ai nuovi fattorini e ai lavoratori digitali tutti di unirsi, combattere per i propri diritti, rivendicare dignità, sostituendo alla debolezza del singolo la forza del gruppo".



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giovedì 14 marzo 2019

Renergetica: Il GSE accoglie l'istanza di riesame presentata dalla società controllata Zaon S.r.l. in merito al diritto all'incentivazione per l'impianto fotovoltaico di potenza pari a 697,41kW ubicato nel comune di Lomello (AL) (l"Impianto")

Il GSE accoglie l'istanza di riesame presentata dalla società controllata Zaon S.r.l. in merito al diritto all'incentivazione per l'impianto fotovoltaico di potenza pari a 697,41kW ubicato nel comune di Lomello (AL) (l"Impianto")

 

Genova, 13 Marzo 2019

 

Renergetica S.p.A., società operante nello sviluppo di progetti a fonti rinnovabili sul mercato internazionale, titolare di un proprio portafoglio impianti e attiva nella vendita di servizi di ingegneria e di asset management, rende noto che la sua controllata Zaon S.r.l. ha ricevuto la notifica, da parte del GSE, del provvedimento di accoglimento dell'istanza di riesame depositata in data 1° Ottobre 2018, avente ad oggetto l'annullamento in autotutela del provvedimento di ammissione alle tariffe incentivanti (di cui al prot. FTV_236880 del 12 settembre 2011) e, quale atto consequenziale, della convenzione per l'erogazione della tariffa incentivante contraddistinta dal n. H01F23347607.

 

Con l'emissione del sopracitato provvedimento di accoglimento, e la conseguente riattivazione della convenzione n. H01F23347607, Zaon S.r.l. non è tenuta al rimborso al GSE degli incentivi già erogati, per un importo pari ad Euro 993.673,04 (si rimanda a tale proposito alle sezioni 4.1.3 e 4.1.4 del Documento di Ammissione), ed inoltre acquista il diritto a vedersi riconosciuti – da parte del GSE – gli incentivi non riscossi a seguito dell'annullamento in autotutela, per un importo pari a circa Euro 800.000 (Euro ottocentomila/00), nonché gli incentivi futuri sino 17 ottobre 2027, scadenza naturale della sopramenzionata convenzione.

 

 

RENERGETICA, costituita a Genova nel 2008 e PMI Innovativa da ottobre 2016, opera nel settore delle energie rinnovabili in qualità di Developer, IPP e società di ingegneria, coprendo tutte le attività della value chain a esclusione dell'EPC. Ha sviluppato un importante track-record di sviluppo e competenze in tutti i segmenti delle energie rinnovabili (in particolare fotovoltaico, eolico, mini-idro e biomasse). È attiva in Italia, Cile, Stati Uniti e Colombia. Nel 2017 ha realizzato ricavi pro-forma pari a 5,2 Eu mln con EBITDA margin superiore al 37%. Ha sviluppato internamente Hybrid Grid Smart Controller (HGSC), innovativo software di controllo per l'ottimizzazione delle reti ibride, caratterizzato da elevate prestazioni e affidabilità.



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