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giovedì 20 dicembre 2018

Plastica, homeless, Decreto Pillon e Ferrovie

Approvati in Consiglio regionale diversi ordini del giorno.

Il Consiglio regionale, nella seduta di questa mattina, ha approvato cinque ordini del giorno. Nella seduta di martedì anche quello contro il decreto Pillon.

Ambiente – contro la plastica

La Regione Piemonte diventerà plastic free, aderendo alla campagna lanciata dal ministero dell'Ambiente che invita tutte le Pubbliche amministrazioni a dare il buon esempio: è l'impegno previsto dalla mozione approvata all'unanimità dall'Aula e presentata dal gruppo M5s, primo firmatario il consigliere Giorgio Bertola, in cui si chiede di eliminare tutti gli articoli monouso nella futura sede unica, ma anche da ogni evento organizzato dalla Regione, di prevedere punti di erogazione libera di acqua filtrata, di promuovere campagne di informazione per i dipendenti e per gli enti pubblici del territorio. 




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mercoledì 19 dicembre 2018

PENA DI MORTE: abolizione più vicina dopo il numero record di stati che hanno votato a favore della fine delle esecuzioni

PENA DI MORTE: ABOLIZIONE PIÙ VICINA DOPO IL NUMERO RECORD DI STATI CHE HANNO VOTATO A FAVORE DELLA FINE DELLE ESECUZIONI

Un numero record di stati membri delle Nazioni Unite ha votato, il 17 dicembre, a favore della risoluzione che chiede una moratoria sulle esecuzioni in vista dell'abolizione della pena di morte.

Dei 193 stati membri delle Nazioni Unite, 121 hanno votato a favore della settima risoluzione presentata dal Brasile e sponsorizzata da 83 stati alla sessione plenaria dell'Assemblea generale a New York; 35 hanno votato contro e 32 si sono astenuti.

Nel dicembre 2016 i voti a favore erano stati 117. Per la prima volta Dominica, Libia, Malaysia e Pakistan hanno votato a favore, mentre Antigua e Barbuda, Guyana e Sud Sudan sono passati dal voto contrario all'astensione.

Guinea Equatoriale, Gambia, Mauritius, Niger e Ruanda hanno ripreso la loro posizione abolizionista, a differenza di quanto fatto nel 2016. Nauru è passata dal voto favorevole al voto contrario, Bahrein e Zimbabwe dall'astensione al voto contrario e Congo e Guinea dal voto a favore all'astensione.

"Il fatto che un numero record abbia votato in favore della fine delle esecuzioni mostra che l'abolizione globale della pena di morte sta diventando un'inevitabile realtà. Un mondo libero dalla pena di morte è più vicino che mai", ha dichiarato Chiara Sangiorgio, esperta sulla pena di morte di Amnesty International.

"Questo voto significa che un numero sempre maggiore di paesi vuole intraprendere passi per porre fine una volta per tutte a questa punizione crudele, inumana e degradante", ha aggiunto Sangiorgio.

"Il voto mostra anche il crescente isolamento dei 35 stati che hanno votato contro la risoluzione. Gli stati che ancora mantengono in vigore la pena capitale dovrebbero istituire immediatamente una moratoria sulle esecuzioni, quale primo passo verso l'abolizione", ha concluso Sangiorgio.

Nel 1945, anno di fondazione delle Nazioni Unite, solo otto degli allora 51 stati membri avevano abolito la pena di morte. Nel 2017 le esecuzioni hanno avuto luogo in soli 22 stati membri, l'11 per cento del totale.

                                             
Roma, 18 dicembre 2018


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sabato 15 dicembre 2018

Le decisioni dell’Eurosummit sulla riforma dell’eurozona: un primo passo, ma ancora insufficiente

 
Le decisioni dell'Eurosummit sulla riforma dell'eurozona: un primo passo, ma ancora insufficiente
 
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"La decisione di ieri dell'Eurosummit di avviare la nascita di uno strumento di bilancio per l'Eurozona all'interno del Quadro finanziario pluriennale è un primo passo importante, che riconosce la necessità di strumenti ad hoc per l'area Euro per favorire la convergenza e rafforzare la competitività. Ma è solo un primo passo perché il cammino per fare dell'Eurozona il fulcro della potenza economica dell'Europa è ancora lungo". Così Sandro Gozi, Presidente dell'Unione europea dei Federalisti commenta i risultati del vertice dei paesi Euro di ieri.

"Sicuramente la resilienza dell'Eurozona verrà accresciuta con l'adozione delle riforme cui l'Eurosummit di ieri ha dato il via libera", interviene Giorgio Anselmi, Presidente della sezione italiana dei federalisti europei (Movimento Federalista Europeo), "ma si è scelto ancora una volta di non imboccare la strada indicata nel 2012 dal Blueprint della Commissione europea, e ripresa dal Rapporto dei Quattro presidenti, di dar vita ad una vera unione economica, che implica la creazione di un potere fiscale limitato ma autonomo a livello europeo ed un ruolo di controllo democratico da parte del Parlamento europeo".

"Nella via indicata ieri dall'Eurosummit pesa il fatto che si sia scelto di inserire il bilancio dell'Eurozona nel Quadro finanziario multiannuale . Non solo in questo modo l'ammontare del budget è destinato ad essere poco più che simbolico, cosa che ne limita gravemente l'impatto, ma ancor di più è criticabile la scelta di confinarlo in un quadro di governance puramente intergovernativo. Siamo ancora molto lontani dalla visione proposta dalla Francia di fare dell'Eurozona il cuore e il motore di una vera sovranità europea", conclude Luisa Trumellini, segretario generale del MFE.
 
Pavia, 16 dicembre 2018





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sabato 1 dicembre 2018

Dl Sicurezza, Decaro (Anci): "Pericoloso arretramento sulle politiche relative all'immigrazione. Così si 'creano' irregolari"

Dl Sicurezza, Decaro (Anci): "Pericoloso arretramento sulle politiche relative all'immigrazione. Così si 'creano' irregolari"

 

 

"Nel decreto, rispetto alla sicurezza urbana rileviamo quel passo in avanti nel contrasto di alcuni fenomeni che provocano allarme sociale: penso alla attività estorsiva dei parcheggiatori molesti, per esempio. Tuttavia senza risorse anche le migliori intenzioni rischiano di scontrarsi con l'impossibilità di attuarle. Anche qui un esempio su tutti: c'è un allentamento dei vincoli per l'assunzione di vigili, ma le nuove assunzioni costano e risorse, nella legge di bilancio, non ce ne sono. Anzi, si profilano dei tagli a carico dei Comuni.  Radicalmente diverso è il giudizio formulato da noi sindaci sul dl Salvini riguardo alle politiche relative all'immigrazione. C'è un arretramento. Si cancella un percorso faticosamente costruito, fondato sull'accoglienza diffusa, che si è rivelata l'unica strada per evitare tensioni sociali tra ospiti e popolazione residente. Si cancella la protezione umanitaria che però non cancellerà i migranti: nella migliore delle ipotesi diventeranno irregolari che possono solo occupare immobili o lavorare in nero, nella peggiore si trasformeranno in manovalanza per la criminalità organizzata. Non sono state accolte le poche ed essenziali modifiche che noi sindaci chiedevamo: estensione del sistema di accoglienza Sprar per migranti appartenenti a due sole categorie, vulnerabili e nuclei familiari".

Lo dichiara il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, riguardo al dl sicurezza.

Federlazio su taglio Irap: È la direzione giusta

ROSSIGNOLI, FEDERLAZIO: TAGLIO IRAP SEGNALE POSITIVO. LA DIREZIONE È QUELLA GIUSTA

"La notizia di oggi del taglio di 20 milioni dell'Irap, previsto nella manovra di bilancio regionale, è sicuramente positiva.
Da sempre abbiamo manifestato il nostro forte disappunto per una tassa iniqua che continua a penalizzare in maniera netta le imprese della nostra regione. Si tratta di un piccolo segnale incoraggiante in un'economia generale tra l'altro in frenata, come illustrato oggi anche dall'Istat.
Il taglio dell'Irap è oggi possibile grazie anche ai sacrifici fatti in questi ultimi anni dalle nostre aziende che hanno contribuito ad uscire dal commissariamento della Sanità.
Questa è la direzione giusta: una costante riduzione della pressione fiscale può contribuire fortemente ad aumentare la competitività delle nostre imprese".
Questa la dichiarazione del presidente Federlazio, Silvio Rossignoli.

venerdì 30 novembre 2018

Giambrone & Partners Vincitore Top Legal Awards: Studio Legale dell'Anno - Isole

Top Legal Awards 2018

Giambrone & Partners vincitore premio Studio dell'AnnoIsole


Continua il successo del giovane avvocato palermitano Gabriele Giambrone, da anni stabilitosi nella City londinesee a capo di uno studio legale internazionale con oltre cento professionisti dislocati nelle principali capitali europee

Quest'anno, lo studio Giambrone & Partners è statoinsignito del prestigioso riconoscimento come "MigliorStudio Legale Italiano" per la Sicilia e la Sardegnaall'interno dell'evento annuale organizzato da TopLegalAwards a Roma, dove ogni anno vengono selezionati imigliori avvocati in Italia. 

Lo studio fondato dallAvv Gabriele Giambrone si è distintoper avere assistito un fondo di investimento tedesco nella piùgrossa operazione immobiliare del 2018 in Costa Smeraldanel settore turistico alberghiero con un investimento globalepari a €50milioni. 

Inoltre, la giuria tecnica ha altresì apprezzato la continua crescita dello studio Giambrone che per il 2019 ha giàannunciato l'apertura di nuove sedi in Nord America e nelMedio Oriente. "Questo premio è il coronamento di un progetto iniziato 15 anni fa quando aprii una piccola sede a Palermo con due colleghe ed una segretaria prima di trasferirmi a Londra L - afferma l'AvvGiambrone, Managing Partner dello studio - Desidero ringraziare tutti icolleghidipendenti e collaboratori perché senza la lorodedizione e attenzione nella gestione dei clienti non avremmomai raggiunto questo importante obiettivoSono davvero fierodi avere rappresentato l'avvocatura siciliana all'evento piùimportante dell'annoequivalente alla notte degli Oscar per inon addetti ai lavori, e continuerò ad impegnarmi per la crescita delle studio a livello internazionale per far conoscereil meglio della tradizione giuridica siciliana in tutto il mondo"

 



Giambrone is a mid-tier international law firm with offices in London, Rome, Milan, Palermo, Barcelona, Glasgow, Liverpool, Munich and Tunisia; advising in both commercial and private clients on a wide range of legal and commercial issues including complex cross-border matters ranging from banking and finance, Forex fraud, mergers & acquisitions, immigration, intellectual property, cross-border debt collection and employment.  Giambrone also advises in divorce, probate, real estate, employment, personal injury for private clients.

Giambrone -    Juxon House100 St Paul's Churchyard,  LondonEC4M 8BU



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DL SICUREZZA: COLDIRETTI, STOP ANTIMAFIA EVITA BLOCCO FONDI UE

DL SICUREZZA: COLDIRETTI, STOP ANTIMAFIA EVITA BLOCCO FONDI UE

Scongiurata burocrazia per oltre 700mila aziende agricole

 

Il positivo via libera all'esenzione dall'obbligo della presentazione della documentazione antimafia per le domande di fondi europei inferiori ai 25mila euro evita il rischio di un blocco dei pagamenti che avrebbe colpito oltre settecentomila aziende agricole. Ad annunciarlo è la Coldiretti dopo il voto alla Camera del Decreto sicurezza che, tra gli altri provvedimenti, ha disposto la proroga a tutto il 2019 della possibilità per gli agricoltori di non dover produrre i certificati antimafia. Si tratta di una misura importante che va nella direzione della sburocratizzazione richiesta da Coldiretti e che Governo e Parlamento hanno ora accolto. Senza il "decreto sicurezza", e la successiva legge di conversione – spiega Coldiretti -, dal 1° gennaio 2019 sarebbe scattato l'obbligo di presentazione della documentazione antimafia per le domande di aiuto di importo superiore a 5.000 euro, con il conseguente rischio di aggravi burocratici e di forti rallentamenti nell'erogazione nei pagamenti degli aiuti comunitari alle imprese agricole, compreso il pericolo di un vero e proprio stop generale. L'obbligo – ricorda Coldiretti – resta invece per i fondi comunitari superiori ai 25mila euro, nonché per chi ha in concessione terreni demaniali. Un passo avanti verso l'alleggerimento degli obblighi burocratici a carico degli agricoltori che – conclude Coldiretti – sottraggono al lavoro ben cento giorni all'anno.  



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mercoledì 28 novembre 2018

Audizioni, Energia PÉRUZY: SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO, ALLEATO PREZIOSO PER LA RIFORMA DEGLI ONERI GENERALI DI SISTEMA

PÉRUZY: SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO, ALLEATO PREZIOSO PER LA RIFORMA DEGLI ONERI GENERALI DI SISTEMA



Roma 28/11/2018 – "L'unica possibilità di prosciugare all'origine il bacino del non versato, sia da parte dei consumatori che da parte dei venditori, risiede in un sistema di monitoraggio che potrebbe essere svolto dal Sistema Informativo Integrato che diverrebbe, così, un alleato prezioso per la riforma della disciplina degli oneri generali di sistema. Inoltre permetterebbe di capire quale sia lo stato reale delle partite economiche in campo e di attivare azioni e meccanismi che possano scoraggiare e interrompere comportamenti opportunistici a tutti i livelli".

È quanto dichiarato da Andrea Péruzy, Amministratore Delegato e Presidente di Acquirente Unico, durante l'audizione in materia di riscossione degli oneri generali del sistema elettrico presso la X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo.

L'AD di Acquirente Unico si è soffermato anche sull'insolvenza dei clienti finali dovuta a condizioni di disagio economico. "Per questi casi non può vigere un approccio sanzionatorio. Diversamente, occorre rafforzare il sistema di tutele per ridurne il rischio di insolvenza".

Il riferimento di Péruzy è stato all'automatizzazione del bonus energia – l'agevolazione in bolletta, oggi applicata alle famiglie meno abbienti – attraverso l'interoperabilità delle anagrafiche dei clienti finali del SII con la banca dati INPS. Misura che permetterebbe di ampliare il numero dei beneficiari, oggi assai inferiore a quello degli aventi diritto a causa della farraginosità dell'iter amministrativo per la richiesta del bonus.

"Un soggetto centrale della riscossione - conclude Péruzy - risolverebbe certamente le criticità presenti sia nel modello garanzie che nel modello canone Rai. L'attribuzione ad un soggetto, pubblico e terzo, dell'attività di gestione e di esazione degli incassi (concernenti la sola componente Oneri della bolletta), centralizzando i rischi, solleverebbe la filiera dal costo finanziario delle garanzie. Questo modello, peraltro, avrebbe il pregio di riavvicinare l'attività del venditore alla sua essenza, permettendogli di dedicare tutte le sue risorse alla competizione".



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° Acquirente Unico è la società pubblica alla quale, nell'ambito del processo di liberalizzazione del mercato elettrico, per legge è affidato il compito di acquistare elettricità per le famiglie e le piccole-medie imprese rimaste nel mercato tutelato - oltre 24 milioni di utenti (di cui circa 20 milioni domestici) - che non hanno quindi ancora scelto il loro fornitore sul mercato libero.
Nel 2017 l'azienda ha approvvigionato circa 56 TWh, pari a a circa il 17% del fabbisogno nazionale di energia elettrica.
Ad AU, che opera sulla base delle direttive del Ministero dello Sviluppo Economico e delle delibere dell' Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, sono state poi affidate altre competenze, di fatto una "holding di servizi" indipendente per meglio tutelare i consumatori e per favorire il processo di liberalizzazione del mercato elettrico e del gas.
Tra queste, la gestione dello Sportello per il consumatore Energia a Ambiente per conto dell'Autorità per informare i consumatori sui propri diritti nei mercati dell'energia e supportarli nella risoluzione gratuita delle controversie con i propri fornitori, oltre che per supportare la stessa Autorità nell'individuazione delle anomalie di mercato; la realizzazione e gestione del SII-Sistema Informativo Integrato, prima piattaforma digitale per uno scambio sicuro e affidabile di dati tra tutti gli operatori per favorire lo sviluppo del mercato; il Servizio di Conciliazione clienti energia, per dirimere celermente le controversie tra consumatori e operatori senza ricorrere alla via giudiziaria e senza oneri; la gestione dell'OCSIT, l'organismo di gestione delle scorte petrolifere di sicurezza per assicurare in maniera efficace e sicura gli approvvigionamenti del Paese.


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sabato 17 novembre 2018

Ordine Avvocati Napoli Nord, arriva la risposta del Ministro Bonafede: visita a breve

Il ministro Bonafede risponde all'appello dell'Ordine degli Avvocati di Napoli Nord, visita a breve

Il Guardasigilli ha telefonato il presidente Mallardo a poche ore dall'invio della lettera aperta. "Fondo speciale da cui attingere per gli interventi urgenti".


Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede risponde presente all'appello lanciato dal presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli Nord Gianfranco Mallardo

A seguito della lettera aperta di mercoledì scorso, inviata dal Presidente del COA di Napoli Nord al Ministro della Giustizia sul gravissimo stato di difficoltà degli uffici giudiziari dell'area di Napoli Nord, il Ministro ha telefonato, alle 22.00 circa del 16 novembre 2018, il Presidente Mallardo.

Il Ministro Bonafede si è voluto informare personalmente con il Presidente Mallardo sui motivi dell'invio e sul contenuto della lettera e su tutta la situazione dell'intero circondario territoriale di Napoli Nord, sia del Tribunale che dei Giudici di Pace.

"Ho parlato lungamente al telefono con il ministro del problema del Giudice di Pace – dichiara Mallardo - e dello stato di pre-dissesto dei Comuni su cui ricadono le spese di mantenimento. Gli ho descritto le condizioni di alcuni uffici menzionando l'episodio occorso ieri all'ufficio del Gdp di Marano dove l'attività si è fermata per la mancanza di una fotocopiatrice. Gli ho altresì descritto della convenzione con l'associazione Carabinieri per far funzionare il Gdp di Napoli Nord. Insomma, ho posto il problema del funzionamento dei Gdp in via principale".

"Il Ministro – aggiunge Mallardo - preso atto della situazione ha dichiarato di voler attingere ad un fondo speciale già esistente e disponibile per interventi urgenti."

Il Ministro, dopo un lungo e cordiale colloquio, ha dichiarato al Presidente Mallardo la sua disponibilità a venire al più presto in visita presso la sede dell'Ordine degli Avvocati ed il Tribunale di Napoli Nord.

Inoltre, Bonafede ha ribadito la sua volontà di attingere allo stesso fondo per intervenire per le necessità più immediate dei Tribunali in sofferenza, con interventi strutturali e approfonditi nel più breve tempo possibile.

"Si tratta di un gesto di attenzione del Ministro della Giustizia nei confronti delle richieste dell'Ordine degli Avvocati di Napoli Nord che abbiamo apprezzato vivamente, non solo per la celerità con cui è avvenuto, ma per la concretezza dell'aiuto offerto", dichiara Mallardo.

 



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