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giovedì 25 aprile 2019

Un’Europa più equa e sostenibile è quello che chiediamo ai prossimi parlamentari europei


Un'Europa più equa e sostenibile è quello che chiediamo

ai prossimi parlamentari europei

 

Il movimento del Commercio Equo e Solidale insieme ad altre organizzazioni della società civile

europea, tra le quali CIDSE e FOCSIV, lanciano la campagna "The Fair Times" per chiedere

un'Europa più equa e sostenibile entro il 2024.

 

Milano, aprile 2018 - Cinque organizzazioni europee della società civile hanno unito le forze per sollecitare i prossimi candidati alle elezioni europee sul tema della produzione e del consumo responsabili. The Fair Times è la campagna che le unisce in vista delle elezioni del 26 maggio 2019 che rinnoveranno il Parlamento europeo fino al 2024.

Sergi Corbalán, direttore esecutivo del Fair Trade Advocacy Office (FTAO) spiega: "Abbiamo pensato ad una campagna che parli a nome di molte organizzazioni della società civile europea e che danno voce alle proposte di trasformazione europea per un modello di produzione e consumo sostenibili e responsabili per l'uomo e per il pianeta".

Equo Garantito, Fairtrade Italia, FOCSIV e Associazione Botteghe del Mondo, rilanciano in Italia la campagna "The Fair Times" promossa a livello europeo dal Fair Trade Advocacy Office, da IFOAM – organizzazione per l'agricoltura biologica, CIDSE (International family of Catholic social justice organisations), RIPESS Europe (la rete Europea per la promozione dell'economia solidale e sociale) ed ECOLISE (la rete europea delle iniziative di comunità sulla sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico) per agire sui candidati e le candidate italiani.

La coalizione ha redatto e promosso "The Fair Times" un giornale ambientato nel 2024, anno nel quale terminerà il prossimo mandato legislativo, e ha l'obiettivo di fornire molti esempi di cosa può essere trasformato in termini di politiche adottate dall'Unione Europea per raggiungere la sostenibilità nella produzione e nei consumi.

Gli strumenti della campagna sono stati realizzati per i candidati al fine di fornire ispirazione per azioni concrete da realizzare una volta eletti al Parlamento Europeo. Si parla di tematiche come l'agricoltura biologica, la finanza etica e le iniziative locali per promuovere gli acquisti pubblici. Il giornale descrive le diseguaglianze e le differenze di potere nelle filiere produttive, promuove la solidarietà sociale delle imprese e richiama l'attenzione sull'azione di difesa delle risorse naturali costantemente minacciate.

Giovanni Paganuzzi presidente di Equo Garantito afferma che: "l'impegno delle organizzazioni italiane di Commercio Equo e Solidale per la costruzione di una società più giusta e sostenibile è sempre stato al centro delle nostre attività. L'attivazione e il dialogo con le istituzioni sui temi chiave dello sviluppo locale e globale è una delle strade da perseguire per promuovere politiche di cambiamento anche a livello Europeo".

"Interpretare la sostenibilità dalla parte degli agricoltori è la sfida che il prossimo Parlamento europeo dovrà affrontare: il commercio equo certificato si impegna da sempre per creare le condizioni affinché i contadini siano più forti e in grado di sostenere produzioni nel rispetto di standard ambientali, sociali ed economici", spiega Giuseppe Di Francesco, presidente di Fairtrade Italia.

"Focsiv è impegnata da tempo nell'accompagnare le comunità più povere e vulnerabili a migliorare le loro condizioni di vita, e ciò richiede un forte impegno a trasformare un sistema di produzione e consumo che sfrutta le loro risorse in modo sostenibile. È per questo che le prossime elezioni del Parlamento europeo rappresentano un momento di cittadinanza attiva: i candidati dovranno informare sui loro programmi politici di trasformazione di un modello di produzione e consumo ingiusto e insostenibile, per rispondere alla crescente pressione dei giovani e delle comunità sfruttate."  sottolinea Gianfranco Cattai, presidente FOCSIV.

"L'occasione delle elezioni europee è importante e imprescindibile per un futuro più equo, con una maggiore giustizia sociale. Le decisioni politiche sono l'ossatura istituzionale delle buone pratiche dei territori che le organizzazioni di commercio equosolidale promuovono. È fondamentale quindi, rilanciare il ruolo centrale delle istituzioni europee, come attivatori dei processi di sviluppo sostenibile, l'unico possibile per l'uomo e per il pianeta", conclude Massimo Renno, presidente di Associazione Botteghe del Mondo.

Le elezioni europee sono un momento decisivo in cui i cittadini e la società civile possono far sentire la propria voce votando e mettendo al centro temi fondamentali per lo sviluppo dell'Europa. Attraverso la promozione delle buone pratiche che esistono in Europa e chiedendo una maggiore attenzione per le politiche ambientali, l'obiettivo della campagna è motivare i candidati a capire l'impatto degli attuali modelli di produzione e consumo. In tal senso, se eletti, attraverso il loro impegno ci potranno essere cambiamenti reali del processo decisionale a livello europeo.

The Fair times è stato realizzato grazie al contributo dei partner del network sopra citato e nell'ambito del progetto "Trade Fair Live Fair" EC-finanziato dalla EU Development Education and Awareness-Raising Programme. 


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venerdì 12 aprile 2019

Dati personali e sanità: quanti medici sono davvero informati sulla nuova normativa? Il parere dell'Avvocato

G.D.P.R., privacy e sanità in Italia: quanti medici sanno davvero cosa comporti la normativa?

Avvocato Chiarini: "C'è confusione tra i sanitari, necessaria maggiore informazione, per questo ho redatto un vademecum. 

 

Si è fatto un gran parlare dell'ormai ben noto G.D.P.R., il Regolamento UE 2016/679 attuato nel nostro Paese nell'agosto 2018, che va ad integrare e, in alcuni casi, a modificare quella che era la normativa italiana prevista dal Codice della privacy del 2003. Va detto, però, che, sebbene si sia discusso molto di questa novità normativa, accusata spesso di essere troppo rigida, sono molte le persone che non hanno ancora ben chiaro cosa la sua entrata in vigore abbia comportato, anche tra quei professionisti che sono stati, di fatto, toccati in prima persona dal Regolamento Comunitario.

 

Il G.D.P.R., infatti, trova applicazione in moltissimi ambiti, tra i quali anche quello della sanità, nel quale vengono trattati dati personali particolarmente sensibili, legati allo stato della nostra salute. Non tutti i medici e gli operatori sanitari, però, sanno quali siano le modifiche introdotte e in che modo possano, o non possano, gestire queste informazioni delicate. A sottolineare questa situazione di incertezza è Gabriele Chiarini, avvocato cassazionista e dottore di ricerca in diritto civile, specializzato in malasanità, che negli ultimi mesi ha preso atto delle moltissime richieste di chiarimenti e consulenza in materia da parte di medici ed operatori sanitari in genere.

 

"Sembra esserci un diffuso bisogno di maggior chiarezza riguardo le novità previste dal G.D.P.R. – Ha commentato l'avvocato ChiariniSe non si è a conoscenza di cosa comporti la nuova normativa nello svolgimento della propria professione, si può agire in modo errato, seppur con le migliori intenzioni. Credo che sia auspicabile prevedere momenti di formazione specifica che vedano coinvolti avvocati e professionisti del settore, al fine di illustrare nel concreto cosa sia cambiato".

 

Per rendere più chiaro il significato del Regolamento Europeo in ambito sanitario, e alla luce dei chiarimenti recentemente diramati dall'Autorità Garante della privacy, l'avvocato Chiarini ha illustrato i punti principali in una sorta di vademecum pubblicato sul suo sito web, del quale di seguito è riportata una sintesi:

 

§ 1. La disciplina per il trattamento dei dati relativi alla salute in ambito sanitario

Diversamente dal passato, il professionista sanitario (tenuto al segreto professionale) non deve più richiedere il consenso del paziente per i trattamenti necessari alla erogazione delle prestazioni sanitarie. Beninteso, il trattamento di dati che non necessita di consenso è solo quello strettamente necessario alla realizzazione delle specifiche "finalità di cura" previste dal G.D.P.R., pertanto restano esclusi dalla dispensa i trattamenti effettuati per finalità diverse (come quelle promozionali, commerciali, di fidelizzazione della clientela, o magari elettorali).

 

§ 2. Le informazioni da fornire all'interessato e i tempi di conservazione dei dati

Tra i nuovi elementi informativi da fornire all'interessato, merita di essere segnalato il tempo di conservazione dei dati sanitari.

A questo proposito, ricordiamo che gli obblighi di conservazione della documentazione sanitaria non sono stati modificati dal G.D.P.R. e, pertanto, restano pienamente in vigore. Ad esempio:

  • le cartelle cliniche, i referti e resoconti radiologici devono essere conservati per sempre (si tratta di atti ufficiali indispensabili a garantire la certezza del diritto, oltre a costituire preziosa fonte per ricerche di carattere storico-sanitario);
  • le immagini radiologiche e di medicina nucleare devono essere conservate per un periodo non inferiore a dieci anni;
  • la documentazione relativa agli accertamenti effettuati nel corso delle visite per il rilascio dei certificati di idoneità sportiva deve essere conservata, a cura del medico visitatore, per almeno cinque anni.

§ 3. La figura del Responsabile della protezione dei dati (R.P.D.)

Com'è noto, la figura del "Responsabile della Protezione dei Dati" dovrebbe costituire, nelle intenzioni del legislatore europeo, una misura volta a facilitare l'osservanza della disciplina in materia. La nomina del R.P.D.:

  • è obbligatoria per tutte le Aziende Sanitarie pubbliche appartenenti al S.S.N., nonché per le Strutture private che effettuino il trattamento di dati personali "su larga scala";
  • non è obbligatoria per i singoli professionisti sanitari che operino in regime di libera professione a titolo individuale.

 

§ 4. Il Registro delle attività di trattamento

Nel cd. "Registro delle attività di trattamento" debbono essere annotate le principali informazioni relative al trattamento dei dati personali. La regolare tenuta del Registro è un obbligo, senza alcuna esclusione, per tutti:

  • i singoli professionisti sanitari che agiscano in libera professione,
  • i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta,
  • gli ospedali privati e le case di cura,
  • le Residenze Sanitarie Assistenziali,
  • le Aziende Sanitarie appartenenti al S.S.N., nonché
  • le farmacie, le parafarmacie e le aziende ortopediche.


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sabato 6 aprile 2019

Approvata la Direttiva sul copyright | Mogol: la ragione e la cultura hanno vinto sui soldi


Approvata la Direttiva sul copyright

Mogol: la ragione e la cultura hanno vinto sui soldi

 

Giornata storica per i creatori di contenuti. Dopo cinque anni di discussioni e nonostante una massiccia campagna di disinformazione orchestrata dai giganti del web, oggi il Parlamento Europeo ha adottato la Direttiva sul diritto d'autore.

"E' una grande notizia, hanno vinto la ragione e la cultura sui soldi" ha dichiarato il presidente SIAE Giulio Mogol subito dopo l'approvazione della nuova Direttiva che, ha sottolineato, "non impone una tassa ma riconosce un giusto compenso".

"In SIAE abbiamo novantamila iscritti, almeno ventimila guadagnano meno di mille euro al mese senza contributi e spesso sono all'inizio della loro carriera" ha aggiunto Mogol, che ha concluso: "I giovani artisti di oggi saranno poi i grandi di domani".

A seguire i lavori del Parlamento Europeo, riunito in seduta plenaria a Strasburgo, c'erano il Vicepresidente SIAE Salvo Nastasi, il Direttore Generale Gaetano Blandini, il Maestro Nicola Piovani e una vivace delegazione di studenti del Conservatorio di Musica Santa Cecilia, dell'Accademia Silvio D'Amico e del Centro Sperimentale di Cinematografia, partiti ieri in pullman da Roma, per sostenere con la loro presenza l'approvazione della Direttiva Copyright.

Per Anders Lassen, Presidente del GESAC, "questa è una vittoria senza precedenti per i creatori europei, che ora potranno esercitare i loro diritti e ricevere un'equa remunerazione da piattaforme come YouTube. L'Europa sta adottando un regolamento equilibrato che consentirà lo sviluppo dell'economia digitale europea di pari passo con il settore creativo ".

 

Roma, 26 marzo 2019



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Normativa. Nel decreto crescita un provvedimento blocca-ecobonus _ l'opinione di Rete IRENE

L'ultima bozza del "Decreto Crescita", che dovrebbe essere discusso dal Consiglio dei Ministri oggi stesso, contiene un provvedimento modificativo del meccanismo di cessione degli incentivi per gli interventi di riqualificazione energetica e miglioramento sismico (ecobonus e sismabonus) che, nelle intenzioni, dovrebbe renderne più semplice l'applicazione e fornire maggiore stimolo alle attività e un contributo alla crescita.

A nostro parere, la formulazione adottata non contribuisce affatto a semplificare e, al contrario, è in grado di indurre gravi problemi di aspettative erronee, elusione fiscale, concorrenza sleale e genererà un'eccessiva concentrazione del mercato. 

L'approvazione del provvedimento causerà confusione, incertezza e rischio di una gran quantità di contenzioso futuro con l'Agenzia delle entrate determinando, per di più, un aggravio per la sostenibilità dei flussi del bilancio pubblico a parità di attività incentivate.

Anziché contribuire alla crescita e alla tutela dell'ambiente, si può prevedere un rallentamento delle decisioni di investimento e una contrazione delle attività.


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mercoledì 3 aprile 2019

GOP vince al TAR in materia di appalti pubblici ed efficienza energetica

GOP VINCE AL TAR IN MATERIA DI APPALTI PUBBLICI ED EFFICIENZA ENERGETICA

 

Milano, 03 aprile 2019 – Lo studio legale internazionale Gianni, Origoni, Grippo, Capelli & Partners ha assistito, con successo, la società Fratelli Carollo S.r.l. nel contenzioso amministrativo innanzi al TAR Veneto relativamente ad un appalto per la progettazione e l'esecuzione dei lavori inerenti al servizio di efficientamento energetico di impianti di pubblica illuminazione.

 

La seconda classificata alla procedura aveva promosso ricorso, con istanza cautelare, contro il provvedimento di aggiudicazione dell'appalto in favore della società Fratelli Carollo S.r.l., che a sua volta ha proposto ricorso incidentale. Aderendo dapprima alla linea difensiva della società ricorrente, in sede cautelare il TAR ha ritenuto di accogliere la richiesta di sospensiva, per poi tuttavia determinarsi in senso diametralmente opposto nel merito con sentenza n. 392 del 29 marzo 2019.

 

La pronuncia in questione, in particolare, ha dettato principi innovativi per il settore degli appalti finalizzati all'efficientamento energetico delle proprietà pubbliche, riconoscendo anzitutto la possibilità per le imprese partecipanti di rivolgersi ad una Esco, in qualità di mera sub-affidataria, ai fini dell'ottenimento dei titoli di efficienza energetica.

 

La società Fratelli Carollo S.r.l. è stata assistita da un team composto dal partner Giuseppe Velluto, dal managing associate Guido Reggiani (in foto), dagli associate Davide Corriero e Michele Girardi.

 

 

 

Nella foto, il managing associate Guido Reggiani del team GOP



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