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venerdì 28 agosto 2020

SEMPLIFICAZIONI, COLTORTI-LORENZONI (M5S): "SODDISFAZIONE PER APPROVAZIONE EMENDAMENTO IDROGENO VERDE"

SEMPLIFICAZIONI, COLTORTI-LORENZONI (M5S): "SODDISFAZIONE PER APPROVAZIONE EMENDAMENTO IDROGENO VERDE"



Roma, 27/08/20 - "L'approvazione dell'emendamento al Dl Semplificazioni che estende la produzione di gas industriali per la tutela ambientale tra i programmi di investimento agevolati nelle aree di crisi industriale, al fine di accelerarne la ripresa economica e occupazionale, è un'importante vittoria del MoVimento 5 Stelle e rappresenta una grande occasione di sviluppo economico a livello locale nell'ottica del green New Deal targato UE. Stiamo infatti parlando della produzione di idrogeno verde, ottenuto cioè da fonti rinnovabili (eolico, solare, idroelettrico) e a zero emissioni di CO2, che consentirebbe anche di dare il via libera a progetti pilota per la locomozione a idrogeno in diverse aree del Paese, per cui, anche insieme ad altri parlamentari del Movimento, ci stiamo battendo da molto tempo. Ora abbiamo una grossa opportunità da sfruttare per colmare il gap degli investimenti infrastrutturali in zone di crisi (pensiamo a quelle colpite dai terremoti del 2009 e del 2016), di cui l'Italia soffre storicamente. Ciò stimolerebbe la crescita e lo sviluppo di realtà locali nella produzione e distribuzione di un vettore energetico pulito e indispensabile alla transizione energetica da fonti rinnovabili. ". Lo scrivono in una nota congiunta, il Senatore Mauro Coltorti, Presidente della Commissione Lavori Pubblici e firmatario dell'emendamento promosso dalla Commissione stessa, e il collega alla Camera, On. Gabriele Lorenzoni.
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martedì 25 agosto 2020

STORICA SENTENZA CORTE D'APPELLO CALIFORNIA NEL CASO BOLGER CONTRO AMAZON. LE PIATTAFORME MARKETPLACE RESPONSABILI IN SOLIDO PER I DIFETTI DEI PRODOTTI VENDUTI ANCHE DA RIVENDITORI TERZI.


STORICA SENTENZA DELLA CORTE D'APPELLO DELLA CALIFORNIA NEL CASO BOLGER CONTRO AMAZON.

 

LE PIATTAFORME MARKETPLACE RESPONSABILI IN SOLIDO PER I DIFETTI DEI PRODOTTI VENDUTI ANCHE DA RIVENDITORI TERZI.

 

Davide Rossi, Presidente di OPTIME:

"Giusto riconoscere la responsabilità delle piattaforme di intermediazione online non solo nei confronti degli utenti ma anche del fisco".

 

Ecco la sentenza: https://cases.justia.com/california/court-of-appeal/2020-d075738.pdf?ts=1597343456

Ed ecco il commento dell'Avv. Massimiliano Dona, presidente della Unione Nazionale Consumatori: https://www.facebook.com/massimiliano.dona/videos/4223161924422548/ 

 

Davide Rossi, Presidente di OPTIME - Osservatorio per la Tutela del Mercato dell'Elettronica in Italia, commenta la rivoluzionaria sentenza della Corte d'Appello della California sul caso di una batteria per laptop esplosa in faccia all'acquirente alcuni mesi dopo l'acquisto:

"Bene quanto deciso dalla Corte d'Appello della California in merito alla sentenza Bolger vs. Amazon, che è assolutamente in linea con quanto OPTIME sostiene da tempo. Questa sentenza scardina l'"intangibilità" di Amazon così come quella di tutte le piattaforme analoghe.

 

I Marketplace online, in virtù dei molti ruoli che ricoprono nel processo di vendita e, soprattutto, della fiducia che i consumatori ripongono in essi, non possono essere considerati meri intermediari, e non possono pertanto sottrarsi alle proprie responsabilità.

 

Ci auguriamo che questa illuminata sentenza apra la strada a un ripensamento delle direttive europee in materia di e-commerce, che compiono vent'anni, e sono ormai arretrate e non rispondenti ai problemi attuali.

Intervenire nelle sedi europee competenti è ormai un passo imprescindibile non solo a tutela dei diritti dei consumatori ma anche per garantire concretamente la leale concorrenza tra operatori.

 

Non si pensi però che questo significhi lasciare le cose come stanno fino a quanto le nuove norme entreranno in vigore, già oggi è possibile applicare in via giurisprudenziale in Italia e in Europa i medesimi princìpi adottati dalla Corte californiana e daremo battaglia in tutte le sedi competenti affinché questo avvenga".

 

In allegato inviamo comunicato stampa e immagine di Davide Rossi, Presidente OPTIME.

 

 

FEDERAZIONE OPTIME

Ente senza scopo di lucro e interamente finanziato con risorse proprie delle associazioni e delle imprese aderenti, che ha come missione principale la tutela della leale concorrenza tra imprese operanti nel settore dell'elettronica di consumo in Italia e il rispetto delle norme imperative che disciplinano il settore a tutela dei consumatori e dell'economia nazionale nel suo complesso.

Nella propria gestione Optime adotta principi di trasparenza, inclusione e collegialità.




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lunedì 17 agosto 2020

Chiusura attività di intrattenimento. Silb: “non ci sentiamo responsabili. Discoteche capro espiatorio”


CHIUSURA ATTIVITÀ DI INTRATTENIMENTO

SILB: "NON CI SENTIAMO RESPONSABILI. DISCOTECHE CAPRO ESPIATORIO"

 

Roma, 16 agosto 2020 - "La conferenza Stato regioni decreta la chiusura delle attività di intrattenimento. Prendiamo atto del provvedimento, basato su un aumento dei contagi. Non ci sentiamo responsabili. Le nostre attività hanno lavorato al pari di altri settori della società: la gente vive a contatto e spesso si assembra in ogni dove da due mesi a questa parte. In spiaggia, al bar, per strada, ovunque. Nonostante ciò tutte le attività restano aperte!" Così Maurizio Pasca, Presidente Silb Fipe - Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo - commenta la decisione di chiudere i locali da ballo.

"Ma la discoteca è come sempre un grandioso capro espiatorio. - continua Pasca - Capro espiatorio di piaghe sociali come l'alcol, la droga, la violenza, che secondo le statistiche trovano sfogo al di fuori di essa e non dentro. E ora, capro espiatorio di un virus che ci risulta di carica virale bassissima. Secondo il titolare del reparto di microbiologia di Treviso, addirittura difficile da trovare. Abbiamo sanificato, tracciato, imposto regole come tutti. E ora pare che l'avanzamento del virus sia imputabile a noi, ai giovani e alle vacanze! Ma una cosa faremo: osserveremo nei prossimi mesi se a discoteche chiuse il "contagio" si fermerà! Lo osserveremo attentamente. e agiremo di conseguenza. Per ora, chiediamo al Governo aiuti fattivi per le nostre aziende, che sono chiuse da fine febbraio e hanno dipendenti, affitti, tasse da pagare come tutte le altre realtà imprenditoriali".

"A fine emergenza, chiariremo a media e opinione pubblica la sostanza di un pregiudizio vergognoso. -conclude Pasca - Qualunque categoria sociale ha le pecore nere. Ciò non significa che la categoria sia nera. Se un insegnante vessa i ragazzi non significa che tutto il corpo docente sia da infamare. Se uno su tremila non rispetta le regole non significa che gli altri 2.999 siano rei di comportamenti irresponsabili. La discoteca è un luogo come altri. Gestita da imprenditori che fanno rispettare le regole. I comportamenti non sono imputabili al luogo, bensì agli esseri umani che li compiono. Dentro una discoteca così come altrove".




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domenica 16 agosto 2020

Le misure del 'decreto agosto' per i consumatori


Le misure del 'decreto agosto' per i consumatori 


Firenze, 16 agosto 2020. Ieri 15 agosto 2020 è entrato in vigore il cosiddetto "decreto agosto",  Dl 104/2020, contenente "misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia" con il quale il Governo, dopo i decreti "cura Italia" e "rilancio", ha stanziato ulteriori 25 miliardi di euro da utilizzare per "proseguire e rafforzare l'azione di ripresa dalle conseguenze negative dell'epidemia da COVID-19 e sostenere lavoratori, famiglie e imprese, con particolare riguardo alle aree svantaggiate del Paese".

Le misure di interesse del consumatore, comprese anche le indennità per i lavoratori, si trovano nella nuova scheda pratica Le misure del 'decreto agosto' per i consumatori: https://sosonline.aduc.it/scheda/misure+decreto+agosto+consumatori_31610.php


Indice della scheda
NUOVA INDENNITA' DI 1000 EURO PER LAVORATORI DIPENDENTI E AUTONOMI
INDENNITÀ DI 600 EURO PER LAVORATORI MARITTIMI
INDENNITA' DI 600 EURO PER LAVORATORI SPORTIVI
REDDITO DI ULTIMA ISTANZA PER MAGGIO
FONDO PER LA FORMAZIONE PERSONALE DELLE CASALINGHE 
NUOVE MISURE PER IL REDDITO DI EMERGENZA - Rem 
RIFINANZIAMENTO CASHBACK – RIMBORSO PAGAMENTI ELETTRONICI
INCREMENTO FONDO PER ECOINCENTIVI ACQUISTO VEICOLI
SOSPENSIONE SCADENZA TITOLI DI CREDITO, ISCRIZIONE PROTESTI
INCREMENTO FONDI PER BUONI VIAGGIO TAXI
SOSPENSIONE VERSAMENTI PER CARTELLE, AVVISI DI ACCERTAMENTO, INGIUNZIONI FISCALI
PROROGA BOLLO VEICOLI IN LOCAZIONE A LUNGO TERMINE SENZA CONDUCENTE
IMU 2020, abbassamento ALIQUOTA MASSIMA AGGIUNTIVA PER EX TASI 



Rita Sabelli, responsabile Aduc aggiornamento normativo
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

giovedì 13 agosto 2020

I files audio del 118 sono una prova della condotta dei sanitari. A Torino, ottenuto l’ordine di rilascio tramite Decreto Ingiuntivo

I files audio del 118 sono una prova della condotta dei sanitari. A Torino, ottenuto l'ordine di rilascio tramite Decreto Ingiuntivo

L'Azienda Sanitaria aveva negato con forza il rilascio dei files relativi al soccorso di una donna poi deceduta. Avv. Chiarini: "Per la prima volta, questo strumento è usato per ottenere l'adempimento di quanto previsto dalla legge Gelli in tema di ostensione della documentazione sanitaria ai pazienti. Una vittoria per i diritti di tutti"

 

I files audio delle chiamate al 118 sono una prova del comportamento dei sanitari e, in quanto tali, costituiscono parte della documentazione medica, e possono essere utilizzati in caso di accertamenti di condotte di malpractice sanitaria. A riconoscerlo ora è anche il Tribunale di Torino, che si è espresso in favore della famiglia di una donna residente a Torino, ora deceduta.

 

La donna aveva accusato un malore mentre si trovava in compagnia del marito. Subito era stato allertato il personale medico attraverso il 118. Dopo diversi minuti, l'ambulanza non era ancora arrivata e la donna sembrava peggiorare, l'uomo, quindi, aveva richiamato più volte i sanitari, sollecitando un loro pronto intervento, visto il rapido peggioramento della situazione. Nonostante l'arrivo dei sanitari, la donna, purtroppo, è deceduta, verosimilmente per attacco cardiaco.

 

La vicenda meritava senz'altro un approfondimento, in particolare sulla tempestività dei soccorsi, anche perché i dati della Fondazione Italiana Cuore e Circolazione Onlus, dimostrano che, in caso di infarto, per ogni 10 minuti di ritardo si registra un 3% addizionale di mortalità. Il marito della donna aveva, quindi, richiesto i files audio delle chiamate fatte al 118, per poter valutare la condotta del personale medico. A tale richiesta, però, si era visto rispondere con un brusco diniego immotivato e ingiustificato, ottenendo il solo rilascio della scheda di intervento del 118, che presentava anche un errore circa la data del soccorso.

 

L'uomo, quindi, si è rivolto all'Avvocato Gabriele Chiarini, esperto di malpractice sanitaria, che ha presentato al Tribunale di Torino una richiesta formale di tale documentazione.

 

"Il messaggio più importante che possiamo trarre da questa vicenda è un monito di correttezza, rivolto a tutte le Strutture Sanitarie, in particolar modo quelle pubbliche, che devono contribuire al buon andamento e all'imparzialità della Pubblica Amministrazione ai sensi dell'art. 97 della Costituzione – Commenta l'Avvocato Chiarini - Solo attraverso un dialogo leale e costruttivo tra tutti gli operatori coinvolti sarà possibile garantire un equilibrio sostenibile in un campo tanto delicato qual è quello della responsabilità sanitaria, gettando le basi per una nuova "alleanza terapeutica" tra medico e paziente."



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martedì 11 agosto 2020

La legge Salva-Suicidi spiegata a fumetti: Capitan Sdebito, l'eroe che combatte contro Equitalia e finanziarie

Capitan Sdebito, l'eroe dei fumetti che combatte contro Equitalia e finanziarie

La delicata tematica del sovraindebitamento incontra il linguaggio dei fumetti, nell'originale opera prodotta da Legge3 .it e Copy 'n Comics. 

Un modo innovativo e diretto per illustrare ai cittadini quali sono gli strumenti a loro disposizione.

 

 

Chi è tormentato dai debiti ora potrà fare affidamento su un nuovo supereroeCapitan Sdebito! 


Legge3 .it, in collaborazione con Copy 'n Comics, ha realizzato un originale albo a fumetti che, ripercorrendo la storia personale di Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3 .it, vuole illustrare ai cittadini quali sono gli strumenti a loro disposizione per uscire da situazioni di sovraindebitamento.

 

Un fumetto che non ha nulla da invidiare ai classici Dylan Dog o Batman, che mostra la genesi di un supereroe, che poi decide di dedicare la vita ad aiutare chi è in difficoltà. Per la prima volta, uno strumento leggero e alla portata di tutti, anche dei bambini, come un albo a fumetti viene utilizzato per veicolare i contenuti di una legge.

 

Come in tutte le migliori storie di super eroi, il fumetto si apre con Bertollo alle prese con i suoi problemi economici e un cumulo di debiti che non fa che aumentare. 

Sembra che non ci sia alcuna via di uscita, finché riceve una chiamata che gli cambia la vita

Il suo avvocato è venuto a conoscenza della Legge 3, nota anche come Salva-Suicidi, che potrebbe aiutarlo a venire fuori da quella situazione, risolvendo i problemi con banche, finanziarie ed Equitalia. 

Un provvedimento che, gli spiega, è poco noto perché relativamente recente e, soprattutto, poco sponsorizzato e sono pochi gli avvocati in grado di attuarlo.

 

Bertollo riesce ad uscire dai suoi guai, ma quante persone là fuori si trovano nella sua stessa situazione? 

E se non avessero la fortuna di incontrare qualcuno in grado di applicare quella legge che gli ha salvato la vita? 

Nascono, dunque, Capitan Sdebito e la sua azienda Legge3 .it, con l'unico scopo di far conoscere questiimportantissimi strumenti a quante più persone possibile, aiutando privati e cittadini ad uscire dai debiti.

 

"Decidere di mettermi a nudo in questo modo e raccontare un periodo della mia vita così delicato non è stato semplice. – Commenta Gianmario Bertollo – Credo, però, che la mia storia possa essere di aiuto a migliaia di persone che stanno vivendo oggi lo stesso inferno che ho vissuto io. Per me è impensabile no cercare di condividere con quante più persone possibile ciò che ho imparato. Oggi stiamo vivendo una situazione di forte crisi economica, che per molti aspetti ricorda quella del 2008, ed è compito di tutti fare ciò che si può per evitare che si verifichi lo stesso epilogo, con milioni di persone cadute in disgrazia e migliaia di suicidi per ragioni economiche."



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RINNOVABILI: IN COMMISSIONE SENATOSI TORNA A RICHIEDERE LA LEGITTIMITÀ DELL CUMULO TREMONTI AMBIENTE-CONTO ENERGIA E LA SOSPENSIONE DEI TERMINI PER LA RESTITUZIONE DEL BENEFICIO FISCALE

RINNOVABILI: IN COMMISSIONE SENATO SI TORNA A RICHIEDERE LA LEGITTIMITÀ DELL CUMULO TREMONTI AMBIENTE-CONTO ENERGIA E LA SOSPENSIONE DEI TERMINI PER LA RESTITUZIONE DEL BENEFICIO FISCALE

Senatori leghisti al fianco di Aceper a tutela degli imprenditori chiedono di abolire il decreto legge n. 124/2019 e dell'articolo 36, oltre alla restituzione delle cifre restituite illegittimamente allo Stato

 

Milano, 5 agosto 2020 - Torna a far discutere il decreto-legge recante "disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili" collegato alla legge di bilancio 2020, il cui articolo 36 faceva riferimento alla detassazione prevista dalla cosiddetta "Tremonti Ambiente" (art. 6, commi da 13 a 19, L. 388/2000) la quale prevedeva la possibilità, per gli imprenditori che avevano fatto investimenti nel mondo delle energie rinnovabili, di avere indietro il 20% della somma investita sotto forma di beneficio fiscale. Il decreto, emanato a ottobre del 2019, sostanzialmente sosteneva che i soggetti che hanno beneficiato di entrambe le misure avrebbero dovuto rinunciare agli sgravi fiscali e che le società che detengono impianti e che godono del III, IV e V conto energia, per mantenere il diritto alle tariffe incentivanti, avrebbero dovuto pagare una "somma determinata applicando alla variazione in diminuzione effettuata in dichiarazione relativa alla detassazione per investimenti ambientali l'aliquota d'imposta pro tempore vigente".

Il Tar del Lazio si era già espresso i termini di legittimità del cumulo con sentenza n. 6784 depositata il 29 maggio 2019, chiarendo in termini inequivocabili che "il quadro normativo di riferimento depone nel senso della cumulabilità dei benefici in argomento, non risultando per nulla condivisibile la lettura a esso data dal GSE e dal Ministero dello Sviluppo Economico".

Ciononostante, il decreto legge di ottobre invitava gli imprenditori a restituire la somma percepita 'ingiustamente' entro il 30 giugno di quest'anno, pena la decurtazione o la perdita dell'incentivo del fotovoltaico, indipendentemente dal fatto che avessero usufruito o meno di tale beneficio.

Aceper si è fatta più volte portavoce dei diritti degli imprenditori tramite una denuncia presentata in commissione europea a fine gennaio, tramite diversi appelli ai vari Enti statali, e infine con una lettera indirizzata direttamente al Presidente Conte per chiedere la sospensione della scadenza del 30 giugno, al pari di tutte le altre scadenze fiscali, ma fino a oggi nulla si è mosso.

Fino a oggi, appunto, quando in Commissione Senato i senatori leghisti Montani, Arrigoni e Saviane si sono schierati a fianco di Aceper e hanno proposto un emendamento per chiedere al Governo di abolire il decreto legge e in particolare l'articolo 36, chiedendo anche la restituzione delle cifre ingiustamente già versate allo Stato e rinnovando l'istanza di dichiarazione di legittimità del cumulo Tremonti-incentivi, come già in passato aveva stabilito il Tar del Lazio.

"Siamo stupiti di come il Governo, considerata la situazione economica in cui versano imprenditori e aziende e l'estrema difficoltà ad adempiere a tutti gli adempimenti fiscali, non abbia tenuto conto dei nostri appelli così come di quelli di altre associazioni di categoria, di sospendere almeno il termine del 30 giugno. A ciò si aggiunge il fatto che continuiamo a considerare tale Decreto Legge illegittimo, a maggior motivo poiché la sua emanazione è avvenuta successivamente alla sentenza definitiva di un giudice che si è espresso in senso contrario", commenta a latere della vicenda Veronica Pitea, Presidente di Aceper.

 

ACEPER (Associazione Consumatori e Produttori Energie Rinnovabili) nasce nel 2014 dall'iniziativa di un gruppo di imprenditori che ha investito nelle energie rinnovabili. Agendo come un hub di competenze e best practices, ACEPER assiste gli associati nella gestione delle problematiche legate agli impianti già installati, informandoli in modo comprensibile e tempestivo sulle novità di carattere legislativo, tecnologico ed economico. A fine 2018 l'associazione conta 1.770 aziende produttrici iscritte, per oltre 2.000 impianti di generazione di energia rinnovabile in tutt'Italia.



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lunedì 3 agosto 2020

Decreto semplificazioni: stop all'economia del comparto edilizio.

Decreto semplificazioni: stop all'economia del comparto edilizio.

Professionisti tecnici chiedono l'intervento della politica

L'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma insieme a Federlazio e Ance Roma - ACER chiedono alla politica un rapido intervento emendativo circa l'articolato DL "Semplificazione e altre misure in materia di edilizia per la ricostruzione pubblica nelle aree colpite da eventi sismici" contenuto nel Decreto "Semplificazioni" dal momento che il testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in data 16 luglio 2020, ove non modificato, comporterebbe gravissime conseguenze con un salto indietro normativo di oltre 15 anni.
"Un decreto nato per semplificare non può bloccare ulteriormente il paese", afferma Carla Cappiello, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Roma. Sarebbe assurdo porre nuovi vincoli ai professionisti nello svolgimento del loro lavoro così come in questo momento drammatico dell'economia mondiale condannare la collettività a non poter usufruire degli effetti di innovazione e sostenibilità legati alla rigenerazione urbana.

Anche il Presidente di Ance Roma - ACER, Nicolò Rebecchini, sottolinea come oggi, sia importante far ripartire gli interventi per ridare slancio all'economia del settore il più velocemente possibile, riqualificando il patrimonio edilizio esistente, per renderlo adeguato sotto il profilo sismico ed energetico. "Rendere quasi impossibile la ristrutturazione nelle zone omogenee "A" - che a Roma comprendono un territorio ben più grande del centro storico - sarebbe inverosimile" afferma Rebecchini, aggiungendo che si tratterebbe di "un'ulteriore dimostrazione che a Roma la sostituzione edilizia, la rigenerazione urbana continua ad essere un tabù facile preda della teoria del Nimby".

Per Alessandro Sbordoni, Presidente di Federlazio: "L'aver inserito un ulteriore passaggio procedurale in un Decreto che dovrebbe semplificare le procedure è una discrasia, così come avere equiparato i perimetri delle zone omogenee "A" a quelli dei centri storici".
In aperto contrasto con le direttive europee sul tema della sostenibilità tutti gli edifici obsoleti rimarrebbero tali dal momento che nessuno avrebbe interesse ad intervenire, con riflessi gravissimi sul piano economico ed occupazionale.
Nell'attuale stesura l'art. 3 del D.P.R. 380 alla lettera d), recita: "Rimane fermo che, con riferimento agli immobili sottoposti  a  tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al  decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nonché a quelli ubicati in zona omogenea A, gli  interventi di demolizione e  ricostruzione e gli interventi di ripristino di edifici crollati o demoliti costituiscono interventi di ristrutturazione edilizia soltanto ove siano mantenuti sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell'edificio preesistente  e non siano previsti incrementi di volumetria".

È evidente che questa formulazione legislativa inasprita nei confronti degli immobili situati nelle aree con vincolo paesistico e di quelli in zona omogenea "A" finirebbe con il paralizzare qualsiasi attività legata alla rigenerazione urbana, dal momento che costringerebbe in caso di demolizione e  ricostruzione, a rispettare tutte le caratteristiche dell'edificio preesistente (sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetrica e tipologiche) senza consentire alcun tipo di variazione.
In più, per complicare la situazione, il legislatore ha erroneamente equiparato gli edifici di zona A, cioè i centri storici e le zone connotate di propria identità caratterizzate da una prevalente funzione abitativa, con i nuclei storici, che possono essere sparsi su tutto il territorio nazionale, al di là delle città (campagne, aeree marittime o montane).

La disciplina della tutela affidata a Soprintendenze, Regioni, piani paesistici, piani regolatori, fissa da tempo le regole per la trasformazione e continuerà a farlo per centri storici, beni culturali ed aree protette senza che lo Stato debba fissare ulteriori paletti. È in gioco il futuro economico ed occupazionale del paese ma soprattutto la possibilità di sopravvivere a questa crisi migliorando la qualità urbana e di vita dei cittadini.

Per un Paese dai mille vincoli non si avverte il bisogno di ulteriori aggravi procedurali e per questo si auspica, come richiesto, un intervento determinato da parte delle forze politiche.


Roma, 3 agosto 2020



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