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mercoledì 8 gennaio 2020

MediocreditoCentrale: audizione in Commissione Finanze della Camera dei Deputati su conversione in legge del decreto legge 142/2019


Mediocredito Centrale: audizione in Commissione Finanze della Camera dei Deputati su conversione in legge del decreto legge 142/2019


Sintesi dell'intervento di Bernardo Mattarella

AD Mediocredito Centrale

 

 

"ll nuovo intervento normativo e la scelta di MCC quale cardine e volano della strategia di intervento alla base del Decreto Legge, appare perfettamente coerente con le linee di sviluppo di MCC, il modello di funzionamento e value proposition, mirate al raggiungimento di una modalità efficiente e sostenibile per iniettare linfa creditizia al tessuto delle PMI meridionali, che il sistema bancario tradizionale non alimenta a sufficienza. È quanto ha detto l'Amministratore Delegato di Mediocredito Centrale, Bernardo Mattarella, intervenendo oggi in audizione alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati, insieme al presidente di MCC, Massimiliano Cesare, nell'ambito dell'esame della conversione in legge del decreto legge n.142 del 2019, recante misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento.

Il ruolo di MCC – ha continuato Mattarella - nel sostegno alla crescita economica è stato da ultimo riconosciuto dagli operatori del mercato dei capitali, che hanno sottoscritto per 300 milioni il Social Bond emesso a ottobre, il cui use of proceeds prevede per l'appunto il finanziamento di iniziative in quei territori.

Lo scenario sopra descritto potrà vedere il primo passo concretizzarsi attraverso il rafforzamento patrimoniale di Banca Popolare di Bari Società cooperativa per azioni ("Banca Popolare di Bari"), il più grande istituto creditizio del Mezzogiorno. La conclamata situazione di difficoltà della Banca Popolare di Bari, se da un lato rappresenta una situazione cui certamente porre rimedio per evitare ancora più dure conseguenze sul territorio, dall'altro rappresenta l'opportunità di creare un soggetto che, una volta adeguatamente risanato e ristrutturato, potrà svolgere la sua funzione creditizia anche aprendosi ad altre realtà che vogliano aderire.

Nell'architettura delineata in un accordo quadro ("Accordo Quadro") perfezionato il 31 dicembre 2019, il FITD è intervenuto mediante un'iniezione di capitale di 310 milioni di Euro e interverrà ulteriormente nel capitale della banca fino a un ammontare massimo complessivo di 700 milioni di Euro; MCC potrà intervenire sottoscrivendo un aumento di capitale per un importo che sarà determinato in funzione di un rendimento di mercato del capitale investito.

Gli interventi del FITD e di MCC saranno basati su un piano industriale prodotto dalla banca e condiviso con le altre parti, da cui risulti un fabbisogno patrimoniale effettivo, necessario al rilancio concreto della banca, determinato all'esito di un processo di due diligence a cui parteciperanno tutte le parti, con i rispettivi consulenti, anche con riferimento alle risultanze rivenienti dalle passate gestioni.

La Banca Popolari di Bari – ha concluso l'AD di Mediocredito - a seguito del processo di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione, rappresenterebbe per le imprese del Mezzogiorno una controparte seria e capace di finanziare le politiche di espansione e crescita e si candiderebbe a essere l'interlocutore ideale per tutte quelle realtà finanziarie che vorranno fare riferimento ad un gruppo solido e che possa affiancare i campioni nazionali nella crescita delle erogazioni nel Mezzogiorno e del relativo tessuto imprenditoriale ed economico. Il coinvolgimento da parte di MCC nell'operazione può, quindi, rappresentare il primo passo verso la creazione di un polo bancario radicato nelle regioni meridionali, in cui si valorizzi la sua vocazione di motore dello sviluppo economico.

 

Roma, 8 gennaio 2020




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