Caserta, 31 luglio 2020 – Con un'ordinanza senza precedenti, il 30 luglio il Tribunale di Napoli Nord ha giudicato diffamatoria la comunicazione dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dello scorso del 7 maggio 2020 nella quale la stessa annunciava tramite un comunicato stampa (DS2620) l'apertura di un'indagine nei confronti della GDO in merito all'aumento dei prezzi dei beni alimentari e di detergenti, disinfettanti e guanti associati all'emergenza coronavirus. Ce. Di. SIGMA Campania s.p.a., primario Gruppo della Grande Distribuzione citato nella comunicazione, aveva immediatamente proposto domanda cautelare documentando successivamente la propria totale estraneità alla vicenda.
Considerati gli ingiusti effetti su Ce. Di. SIGMA Campania s.p.a., il Giudice designato del Tribunale di Napoli Nord ha giudicato diffamatoria la comunicazione e ha depositato un'ordinanza con la quale condanna in via cautelare l'Antitrust alla immediata rettifica di quel comunicato, ricordando il dovere di tutti semplici cittadini, Autorità, Pubbliche o privati, di osservare la legge e di adottare le doverose cautele quando, come nella fattispecie, si tratta della reputazione professionale e commerciale di operatori economici sani e corretti. Il Tribunale ha inoltre condannato l'Antitrust al pagamento delle spese.
"L'ordinanza emessa dal Tribunale di Napoli Nord è estremamente significativa poiché pone attenzione sull'importanza di una corretta comunicazione da parte delle Authority e nello specifico dell'Antitrust", ha
Ce. Di. SIGMA Campania s.p.a. è stata rappresentata dal Prof. Francesco Fimmanò e dall' Avv. Luca Caravella.
Indagine preistruttoria Autorità Garante della Concorrenza (DS2620)
Il 6 maggio 2020, dandone poi comunicazione pubblica il 7 maggio tramite comunicato stampa, l'Autorità Garante della Concorrenza aveva avviato un'indagine preistruttoria inviando richieste di informazioni a numerosi operatori della GDO per acquisire dati sull'andamento dei prezzi di vendita al dettaglio e dei prezzi di acquisto all'ingrosso di generi alimentari di prima necessità, detergenti, disinfettanti e guanti, al fine di individuare eventuali fenomeni di sfruttamento dell'emergenza sanitaria a base dell'aumento di tali prezzi. Le richieste di informazioni riguardano oltre 3.800 punti vendita, soprattutto dell'Italia centrale e meridionale.
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