ESTATE ROMANA, VILLA ADA: IL TAR LAZIO BOCCIA LA SCELTA DI ROMA CAPITALE E DÀ RAGIONE A NOSB/VITECULTURE
Il programma artistico presentato lo scorso anno, in sede di bando, dagli attuali assegnatari di Villa Ada, non è stato rispettato poichè 10 artisti su 21 erano già contrattualizzati con la società concorrente NOSB, come dimostrato dai fatti. A fronte di ciò il Tar Lazio, con la sentenza pubblicata lo scorso 12 giugno, ha annullato il programma delle manifestazioni della "Estate romana triennio 2017-2019", comprendente la "Graduatoria definitiva delle progettualità triennali 2017-2019" nella parte in cui ha incluso tra le attività utilmente collocate in graduatoria l'iniziativa "Villa Ada – Roma incontra il mondo", proposta da D'Ada S.r.l.
Nel Bando non sono state presentate 54 attività, come sostiene la controparte in molteplici interventi sulla stampa ufficiale e online, bensì 21. Di questi 21, 10 erano gia stati contattati e pre contrattualizzati da Nosb per un festival che comunque si sarebbe svolto in una area della città di Roma, come di fatto è successo con il Viteculture Festival.
A contestare l'illegittimità dei provvedimenti adottati da Roma Capitale nell'ambito di una selezione pubblica è stata la società Nosb S.r.L. che ha impugnato gli esiti della selezione innanzi al Giudice romano portando a casa un significativo risultato. Per il Tar Lazio, infatti, il ricorso proposto da Nosb era fondato in ragione del fatto che l'istruttoria compiuta da Roma Capitale si è dimostrata carente, non essendo stato appurato, nell'ambito dell'attività valutativa, che la proposta progettuale di D'Ada S.r.L. fosse in parte irrealizzabile, perché diversi artisti indicati nel programma presentato dal concorrente erano, in realtà, già impegnati con Nosb.
Al riguardo, ha osservato il Tar che il Collegio difensivo guidato dall'Avvocato Antonio Nicodemo ha prodotto copiosa documentazione, dalla quale è risultato che, effettivamente, la circostanza ora indicata riguardava un numero significativo di eventi (10 su 21 presentati in sede di bando). E' emerso, inoltre, agli atti del giudizio che Nosb S.r.L. fosse in possesso, alla data di presentazione della domanda di partecipazione, di documentazione comprovante l'assunzione di appositi impegni da parte di artisti indicati nel programma di D'Ada S.r.L., il quale non ha peraltro smentito tali circostanze, né ha comprovato l'esistenza di analoghi impegni contrattuali nei propri confronti.
La ricorrente ha, inoltre, dimostrato che diversi artisti hanno poi effettivamente mantenuto l'impegno assunto con Nosb S.r.L., evidenziando come il programma della controinteressata per l'estate 2017 sia stato rispettato solo in parte. Circostanza, questa, parimenti non smentita.
In questo quadro, è emersa, dunque, la carenza dell'attività istruttoria svolta da Roma Capitale, la quale risulta essersi limitata a valutare il programma dell'iniziativa di D'Ada S.r.L., così come risultante dalla proposta progettuale presentata, senza tuttavia verificare la concreta realizzabilità della proposta progettuale, come sarebbe stato invece necessario in presenza di due proposte così simili.
Lo scorso anno a fronte della mancata vittoria al bando di affidamento triennale di Villa Ada per l'Estate Romana, NOSB – Viteculture non aveva cavalcato polemiche di assegnazione e aveva spostato la sua programmazione negli spazi dell'EX Dogana, dando vita al Viteculture Festival con il motto #IlLatoPositivo. Oggi, viste le comunicazioni ambigue diffuse dalla controparte interessata, ha deciso di raccontare i fatti, sottolineando la manchevolezza nelle valutazioni iniziali e finali e recriminando la giustezza della sentenza, avendo inoltre curato l'intera programmazione artistica degli eventi estivi a Villa Ada dal 2014 al 2016.
La società NOSB è stata assistita da un Collegio difensivo guidato dall'Avvocato amministrativista Antonio Nicodemo e composto agli Avvocati Donatella Viscogliosi e Giovanni Francesco Nicodemo.
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