Secondo la sentenza 42498 depositata il 1 dicembre 2010, risponde di omicidio colposo chi lascia la macchina in doppia fila con lo sportello aperto e provoca un incidente mortale.
La Suprema Corte ha confermato la condanna di un automobilista romano per omicidio colposo, reato però nel frattempo estinto per prescrizione.
Inutilmente l'imputato aveva tentato di difendersi smentendo il nesso causale tra l'aver lasciato la vettura in doppia fila e la morte del motociclista, che procedeva a forte velocità.
I Giudici di Piazza Cavour hanno però respinto le doglianze dell'imputato ed hanno confermato la ratio della decisione del giudice del gravame sottolineando che tale la condotta di guida integra il reato di omicidio colposo.
Secondo Giovanni D'AGATA, componente del Dipartimento Tematico "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti" la Suprema Corte si dimostra intransigente al punto che rischia una condanna per omicidio chi lascia l'auto in doppia fila provocando un incidente mortale.
.Lecce, 2 dicembre 2010
Giovanni D'AGATA
Dipartimento Tematico Nazionale
"Tutela del Consumatore"
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