Due situazioni -quella delle droghe illegali e dei farmaci eutanasici- che mettono in evidenza come l'essere umano, pur di procurarsi cio' che vuole, e' disposto anche a delinquere. Chi offre loro questi prodotti illegali e' ben consapevole e si organizza sempre meglio per il proprio business, vuoi che siano i mega-carichi di droga che viaggiano su navi, aerei, sottomarini o dentro i corpi delle persone (i cosiddetti muli), vuoi che siano Reti informatiche parallele a quelle ufficiali dove l'anonimato e' garantito (com'era nel caso di Silk Road). Risultato? Delinquenti gli acquirenti/consumatori, delinquenti i venditori, delinquenti i produttori. Risvolto? Meno sicurezza per tutti e piu' impegno delle forze dell'ordine, mercati paralleli esenti da ogni imposizione fiscale, culture e pratiche dell'illegalita' che entrano nel DNA di ognuno.
A questa situazione potremmo aggiungerci anche la realta' della prostituzione (in Italia piu' che altrove) e il quadro di come si fomenta illegalita' e clandestinita' si completa meglio.
Domanda: sarebbe cosi' difficile legalizzare l'eutanasia, le droghe oggi illegali, la prostituzione? Dove cio' accade, questi fenomeni sono usciti dall'illegalita' e il loro uso (per le droghe) registra un calo, mentre per eutanasia e prostituzione e' diventato un uso consapevole e senza risvolti legali e sanitari. Per chi, invece, continua ad essere alfiere dei divieti, la prospettiva e' solo quella di continuare ad avere a che fare con mondi paralleli di illegalita' e "suicidio" civile.
1) http://www.aduc.it/notizia/chiuso+web+silk+road+dove+si+acquistavano_128131.php
2) http://www.aduc.it/notizia/eutanasia+exit+international+no+alla+chiusura+silk_128148.php
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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