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lunedì 31 agosto 2015

SCUOLA - Precariato, il Consiglio di Stato riapre le Graduatorie ad esaurimento ad altri 1.900 diplomati magistrale: le assunzioni d’ufficio non sono un miraggio



Altra clamorosa vittoria Anief a seguito dell’udienza cautelare tenutasi lo scorso 27 agosto: i ricorrenti dei numeri di ruolo 2466/2015, 2465/2015, 2707/2015 e 2706/2015 ottengono ragione in CdS, che decide per il loro inserimento in via cautelare nelle Graduatorie d’interesse pre-ruolo. Gli avvocati Sergio Galleano, Vincenzo Di Michele e Tiziana Sponga danno una nuova lezione al Miur nei tribunali, confermando che la linea di chiusura assunta dall’amministrazione negli ultimi 13 anni sui docenti abilitati con diploma magistrale, conseguito fino all’a.s. 2001/02, è stata lesiva del loro diritto ad insegnare. Una volta ottenuta la sentenza definitiva, il cui merito si discuterà 1° dicembre, anche questi ricorrenti potranno quindi rivendicare la partecipazione al piano straordinario di immissioni in ruolo della riforma, con eventuale recupero della mancata assunzione.

Marcello Pacifico (presidente Anief): lo avevamo detto in Parlamento più volte, questi docenti - come i 70mila ablitati con Tfa, Pas, corsi di Scienze delle formazione primaria e all’estero - non possono continuare ad essere ignorati dai nostri governanti. Era inevitabile, come sta accadendo, che in tanti si sarebbero rivolti alle aule dei tribunali per ottenere giustizia.

Altri 1.893 ricorrenti ottengono l’inserimento in quelle Graduatorie ad esaurimento che il Miur continua a tenere ottusamente blindate: stavolta a dare ragione alla linea dell’Anief è stato il Consiglio di Stato, che grazie all’udienza cautelare tenutasi lo scorso 27 agosto, la cui doppia ordinanza (3900/15 e 3901/15) è stata depositata oggi 31 agosto, ha optato per il loro inserimento in via cautelare nelle GaE: i docenti precari, tutti regolarmente abilitati attraverso il diploma di maturità conseguito prima del 2002, vengono così finalmente inseriti in quelle liste di attesa pre-ruolo da dove il Ministero dell’Istruzione si ostina da 13 anni a tenerli esclusi.

Si tratta, indubbiamente, di una nuova vittoria dell’Anief, che fa il bis con quella di accesso dei diplomati magistrale nei concorsi pubblici riservati agli abilitati, anche per l’accesso ai corsi di sostegno, e alla mobilità del personale di ruolo: pure in questo caso, il giovane sindacato ha sempre dichiarata illegittima l’esclusione dalle GaE dei 45mila docenti abilitati attraverso il diploma magistrale abilitante direttamente all’insegnamento nelle scuola pubbliche. Resta fermo che, una volta ottenuta la sentenza definitiva, il cui merito si discuterà il prossimo 1° dicembre, questi ricorrenti potranno rivendicare quanto il Miur sta negando loro: la partecipazione al piano straordinario di 103mila immissioni in ruolo della riforma, con l’eventuale recupero dell’assunzione persa in modo illegittimo in tutte le fasi di assunzioni: dalla 0 alla A, fino all’attuale B e alla prossima C.

“Aveva ragione il nostro sindacato – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief – quando ha rivendicato, in tempi non sospetti, che i diplomati magistrale devono poter accedere alla possibilità di partecipare al piano nazionale di immissioni in ruolo, al pari di tutti gli altri abilitati inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento. Lo avevamo detto a chiare lettere nelle audizioni tenute in primavera prima a Montecitorio e poi a Palazzo Madama, davanti alle commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato congiunte: questi docenti - come i 70mila ablitati con Tfa, Pas, corsi di Scienze delle formazione primaria e all’estero - non possono essere ignorati dai nostri governanti. Perché questo è avvenuto: è come se fossero diventati invisibili. Era inevitabile, come sta accadendo, che in tanti si sarebbero rivolti alle aule dei tribunali per ottenere finalmente quella giustizia negata dal legislatore”.

Il sindacato ricorda che il passaggio dalle graduatorie d’istituto a quelle ad esaurimento non è estensivo a tutta la categoria dei diplomati magistrale: a fronte di una sentenza del Consiglio di Stato, non di un’espressione della Corte Costituzionale, i benefici derivanti vengono adottati con certezza solo ai ricorrenti. Per ottenere, quindi, il medesimo risultato, l’inserimento nelle GaE, tutti i precari inseriti nelle graduatorie d’Istituto è bene che procedano alla presentazione individuale di apposito ricorso.

Anief ricorda, infine, che c’è tempo sino alla mezzanotte di oggi, 31 agosto 2015 per aderire ai ricorsi per l’ammissione alle fasi nazionali (B e C) del piano straordinario di assunzioni di cui alla Legge 107/2015: si tratta di abilitati con Tfa, Pas, a seguito di un corso di Scienze della formazione primaria oppure con altre abilitazioni. Per gli interessati – che debbono comunque aver inviato al Miur la domanda cartacea predisposta dall’Anief - è disponibile l’apposito Form di adesione on line. Sempre al 31 agosto sono stati prorogati i termini per impugnare la chiamata diretta, sia dal personale già inserito nelle graduatorie, sua da chi è abilitato però fuori dalle stesse GaE e di merito.


Per approfondimenti:




31 agosto 2015                                                                                               

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