Altra clamorosa
vittoria Anief a seguito dell’udienza cautelare tenutasi lo scorso 27 agosto: i
ricorrenti dei numeri di ruolo 2466/2015, 2465/2015, 2707/2015 e 2706/2015 ottengono
ragione in CdS, che decide per il loro inserimento in via cautelare nelle
Graduatorie d’interesse pre-ruolo. Gli avvocati Sergio Galleano, Vincenzo Di
Michele e Tiziana Sponga danno una nuova lezione al Miur nei tribunali,
confermando che la linea di chiusura assunta dall’amministrazione negli ultimi
13 anni sui docenti abilitati con diploma magistrale, conseguito fino all’a.s.
2001/02, è stata lesiva del loro diritto ad insegnare. Una volta ottenuta la
sentenza definitiva, il cui merito si discuterà 1° dicembre, anche questi
ricorrenti potranno quindi rivendicare la partecipazione al piano straordinario
di immissioni in ruolo della riforma, con eventuale recupero della mancata
assunzione.
Marcello Pacifico
(presidente Anief): lo avevamo detto in Parlamento più volte, questi docenti -
come i 70mila ablitati con Tfa, Pas, corsi di Scienze delle formazione primaria
e all’estero - non possono continuare ad essere ignorati dai nostri governanti.
Era inevitabile, come sta accadendo, che in tanti si sarebbero rivolti alle
aule dei tribunali per ottenere giustizia.
Altri 1.893 ricorrenti ottengono l’inserimento in quelle Graduatorie ad
esaurimento che il Miur continua a tenere ottusamente blindate: stavolta a dare
ragione alla linea dell’Anief è stato il Consiglio di Stato, che grazie all’udienza
cautelare tenutasi lo scorso 27 agosto, la cui doppia ordinanza (3900/15 e 3901/15)
è stata depositata oggi 31 agosto, ha optato per il loro inserimento in via cautelare
nelle GaE: i docenti precari, tutti regolarmente abilitati attraverso il
diploma di maturità conseguito prima del 2002, vengono così finalmente inseriti
in quelle liste di attesa pre-ruolo da dove il Ministero dell’Istruzione si
ostina da 13 anni a tenerli esclusi.
Si tratta, indubbiamente, di una nuova vittoria dell’Anief, che fa il bis
con quella di accesso dei diplomati magistrale nei concorsi pubblici riservati
agli abilitati, anche per l’accesso
ai corsi di sostegno, e alla mobilità
del personale di ruolo: pure in questo caso, il giovane sindacato ha sempre
dichiarata illegittima l’esclusione dalle GaE dei 45mila docenti abilitati
attraverso il diploma magistrale abilitante direttamente all’insegnamento nelle
scuola pubbliche. Resta fermo che, una volta ottenuta la sentenza definitiva,
il cui merito si discuterà il prossimo 1° dicembre, questi ricorrenti potranno
rivendicare quanto il Miur sta negando loro: la partecipazione al piano straordinario
di 103mila immissioni in ruolo della riforma, con l’eventuale recupero dell’assunzione
persa in modo illegittimo in tutte le fasi di assunzioni: dalla 0 alla A, fino
all’attuale B e alla prossima C.
“Aveva ragione il nostro sindacato – spiega Marcello Pacifico, presidente
Anief – quando ha rivendicato, in tempi non sospetti, che i diplomati
magistrale devono poter accedere alla possibilità di partecipare al piano nazionale
di immissioni in ruolo, al pari di tutti gli altri abilitati inseriti nelle
Graduatorie ad esaurimento. Lo avevamo detto a chiare lettere nelle audizioni tenute in primavera prima
a Montecitorio e poi a
Palazzo Madama, davanti alle
commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato congiunte: questi docenti -
come i 70mila ablitati con Tfa, Pas, corsi di Scienze delle formazione primaria
e all’estero - non possono essere ignorati dai nostri governanti. Perché questo
è avvenuto: è come se fossero diventati invisibili. Era inevitabile, come sta
accadendo, che in tanti si sarebbero rivolti alle aule dei tribunali per
ottenere finalmente quella giustizia negata dal legislatore”.
Il
sindacato ricorda che il passaggio dalle graduatorie d’istituto a quelle ad
esaurimento non è estensivo a tutta la categoria dei diplomati magistrale: a
fronte di una sentenza del Consiglio di Stato, non di un’espressione della
Corte Costituzionale, i benefici derivanti vengono adottati con certezza solo
ai ricorrenti. Per ottenere, quindi, il medesimo risultato, l’inserimento nelle
GaE, tutti i precari inseriti nelle graduatorie d’Istituto è bene che procedano
alla presentazione individuale di apposito ricorso.
Anief ricorda, infine, che
c’è tempo sino alla mezzanotte di
oggi, 31 agosto 2015 per aderire ai
ricorsi per l’ammissione alle fasi nazionali (B e C) del piano straordinario di
assunzioni di cui alla Legge 107/2015: si tratta di abilitati con Tfa, Pas, a seguito di un corso di
Scienze della formazione primaria oppure con altre abilitazioni. Per gli
interessati – che debbono comunque aver inviato al Miur la domanda cartacea
predisposta dall’Anief - è disponibile l’apposito Form
di adesione on line. Sempre al 31 agosto sono stati prorogati i termini per impugnare la chiamata diretta, sia dal personale
già inserito nelle graduatorie, sua da chi è abilitato
però fuori dalle stesse GaE e di merito.
Per approfondimenti:
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