Se vado a leggere il secondo comma modificato dalla Camera, trovo che “nei casi di violazione di domicilio, è legittima difesa la reazione ad un’aggressione commessa in tempo di notte, OVVERO la reazione a seguito dell’introduzione nel domicilio con violenza alle persone o sulle cose, o con minaccia o con inganno”.
Ecco, tutto il problema è nell’uso del termine "OVVERO", il quale può avere due significati: "OSSIA" o "OPPURE".
In pratica parrebbe che per difenderti, il malintenzionato deve entrare a casa tua di notte o procurare, nell’introdursi, dei danni alle cose o alle persone (ma sempre di notte!) o intrufolarsi con l’inganno o con la minaccia (ma sempre di notte!).
In realtà nel linguaggio giuridico, il termine "ovvero" indica sempre e solo una "disgiunzione" e quindi va tradotto con "OPPURE".
Se ora sostituiamo “ovvero” con “oppure”, ecco che capiremo che non è vero che la notte è l’elemento fondamentale che consente la legittima difesa : “nei casi di violazione di domicilio, è legittima difesa la reazione ad un’aggressione commessa in tempo di notte, OPPURE la reazione a seguito dell’introduzione nel domicilio con violenza alle persone o sulle cose, o con minaccia o con inganno" (MA ANCHE NON DI NOTTE!).
Attenzione, però, perché sul COME difendersi non è cambiato poi nulla.
Ovvero, cioè, ossia, non è che appena lo vedi gli spari.
Fabrizio Rossi
Barbara Aurelia Dionisio
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