Castelli a Radio 24 critica poi la corsia preferenziale per gli investimenti a sostegno dell'economia: "qualunque investimento è già qualcosa, ma bisogna investire i soldi in strutture e infrastrutture che siano opportune. Per esempio, su Ryan Air mi auguro che non siano i soliti soldi investiti tra pubblico e privato che finiscono nel nulla. Ryan Air era in grandissima crisi e non vedeva l'ora di fare l'accordo".
Sul fatto che la stampa statunitense lanci l'allarme sull'economia italiana se dovesse fallire il referendum, Castelli risponde: "l'assioma che c'è tra riforme, stabilità del paese e ripresa economica. Quello che abbiamo oggi sia quello che è più lontano dalla stabilità. Lo dicono i numeri e le facce che incontriamo. Credo che parlare di paura se il movimento cinque stelle dovesse andare al governo è sbagliato, è solo un modo di togliere l'attenzione da quanto sta succedendo oggi".
Castelli partirà nel week-end per il boat tour in barca a vela da Nettuno per illustrare le ragioni del no al referendum. "Abbiamo deciso di impegnare un mezzo che non inquina come la barca a vela con la giusta lentezza a Nettuno, Gaeta, Ponza e Ischia per parlare della nostra posizione sul referendum e perché abbiamo soprannominato la riforma 'schiforma'. Non taglia i costi della politica, un sesto rispetto alla nostra proposta, non dà rappresentanza, al senato dà l'immunità a chi è già eletto nelle istituzioni ed è l'ultimo colpo di mano di un governo Renzi che anche i numeri dimostrano oggi che è pienamente fallito".
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