Milano, 27 gennaio 2017 Abolizione dei Tribunali dei Minori: Milano, 27 gennaio 2017 - Riparte la riforma della giustizia minorile con il ritorno all'ordine del giorno del Senato del disegno di legge sul processo civile, approvato alla Camera. Come è noto, il disegno di legge delega al Governo l'abolizione dei Tribunali dei Minorenni, a seguito dell'emendamento n.1.25 proposto dalla deputata del PD Ferranti. La maggior parte degli operatori del settore ha preso una posizione durissima contro la soppressione dei Tribunali per i Minorenni. Per questo motivo è stata anche lanciata una raccolta firme (l'iniziativa è di Paolo Tartaglione, referente del CNCA Lombardia), per informare i cittadini sui rischi legati al Disegno di Legge. "A giorni riprendono i lavori al Senato, nonostante tutto il movimento che si è creato contro la riforma per l'abolizione dei Tribunali per i Minori -spiega Emanuele Bana, presidente della cooperativa COMIN di Milano-. Tutti gli addetti ai lavori (ordine degli avvocati, ordine degli psicologi…) si sono espressi contro l'abolizione dei Tribunali per i Minori. Questi pareri, nonostante l'autorevolezza dei portavoce, non sono stati ascoltati. La Commissione Giustizia al Senato sta continuando a lavorare senza aver minimamente preso in considerazione nessuna delle valutazioni a nostro giudizio meritevoli di nota" Eppure a luglio alcuni senatori -durante un convegno- avevano lanciato segnali di speranza: tra questi, Maurizio Buccarella (M5S), aveva sostenuto le ragioni del dissenso e si era impegnato a sostenerle in Commissione giustizia; Francesco Molinari (Gruppo misto) aveva sostenuto che in commissione Giustizia era arrivato il segnale forte che "c'è qualcosa che non va" e che occorreva quindi dialogare e porre rimedio; Maria Mussini (Gruppo misto), aveva sostenuto che la modifica introdotta alla Camera, inerente ai Tribunali per Minori, era inaspetatta e che tale modifica non la trovava d'accordo. Per questo si era impegnata a lavorare nella Commissone giustizia perché venisse reintrodotto l'articolato relativo al Tribunale per la famiglia.
Nell'occasione dichiarava inoltre che sarebbe stato istituito un momento di confronto aperto alle associazioni interessate per arrivare a superare le criticità. "Per tutto questo sarebbe importante -conclude Bana- che i mezzi di informazione ascoltassero anche le ragioni di chi è contrario all'abolizione". |
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