''Da indiscrezioni di stampa – aggiunge Fassino - risulterebbero incluse nella legge misure da tempo richieste dall'ANCI, quali il drastico ridimensionamento del Patto di Stabilita', l'assunzione in capo allo Stato degli oneri per il finanziamento degli uffici giudiziari, le misure di riorganizzazione delle societa' partecipate. Ci auguriamo che, nel testo della legge o in sede di conversione parlamentare, altre misure richieste dall'ANCI siano adottate, quali la liberazione dagli opprimenti vincoli ordinamentali e una fiscalita' locale di esclusiva competenza dei Comuni''.
''Non puo' in ogni caso non preoccupare – rimarca il Presidente dell'ANCI - la dimensione dello sforzo finanziario chiesto ai Comuni: una riduzione di spesa di 1,2 miliardi – a cui vanno aggiunti altri 300 milioni di tagli sul 2015 derivanti da provvedimenti degli anni scorsi - che si sommano ai 17 miliardi (8 di minori trasferimenti e 9 di contributo al Patto di Stabilita') forniti dai Comuni negli ultimi 6 anni. A cio' si aggiunga il rischio che i tagli richiesti a Province e Regioni penalizzino a loro volta i trasferimenti di questi Enti ai Comuni. E peraltro non e' sufficientemente chiaro quale ulteriore impatto sui bilanci dei Comuni potra' derivare dalla introduzione del nuovo sistema di contabilita'. Per tutte queste ragioni – ribadisce infine Fassino - riteniamo indispensabile un incontro con il Governo per una valutazione d'insieme della Legge di Stabilita' e dei suoi effetti sulle politiche degli Enti Locali''.
Roma, 16 Ottobre 2014
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