Nuove norme comunitarie che semplificheranno le procedure per dimostrare l'autenticità̀ di alcuni documenti pubblici ottenuti in altri Stati membri, come i certificati di nascita, matrimonio e paternità, e garantirne il riconoscimento nel paese di residenza, sono state approvate dal Parlamento giovedì.
Per evitare la necessità di ricorrere a traduzioni, ai documenti saranno allegati nuovi moduli UE multilingue.
La decisione segue un accordo informale tra il Parlamento e il Consiglio.
"Più di 14 milioni di cittadini europei vivono in uno Stato membro diverso dal loro paese d'origine. Per sposarsi, dichiarare la nascita di un bambino o per certificare la fedina penale pulita, sono costretti a trattare con le procedure burocratiche del caso. Con il voto di oggi, si è fatto un primo passo in avanti nella riduzione di questi ostacoli, abolendo il costoso e oneroso requisito dell'apostille e introducendo i moduli standard multilingue", ha dichiarato la relatrice Mady Delvaux (S&D, LU) nel corso del dibattito in Plenaria.
Le nuove norme metteranno fine alle formalità amministrative, come ad esempio la "legalizzazione" o la certificazione "apostille", necessarie per il riconoscimento in un altro paese UE dei documenti pubblici, quali ad esempio quelli che attestano lo stato civile, la paternità, la nazionalità e l'assenza di precedenti penali. Rispetto alla proposta originale, i deputati e il Consiglio hanno deciso di estendere la portata delle regole per includere anche i documenti comprovanti la capacità di contrarre un matrimonio o di registrare un'unione.
Inoltre, le nuove norme riguarderanno anche i documenti che i cittadini che vivono in un altro Stato membro devono presentare per votare o concorrere come candidati nelle elezioni europee o comunali dello Stato di residenza.
Nuovi moduli multilingue
I certificati soggetti alle nuove norme di semplificazione riguardano le dichiarazioni di nascita, esistenza in vita, decesso, matrimonio (compresi la capacità di contrarre matrimonio e lo stato civile), unione registrata (compresa la capacità di sottoscrivere un'unione registrata e lo stato di unione registrata), domicilio e/o residenza e assenza di precedenti penali. Inoltre, saranno previsti moduli multilingue standard per permettere ai cittadini di risparmiare tempo e denaro, evitando la necessità di ricorrere a traduzioni certificate.
Obbligo di informare i cittadini
Per far sì che i cittadini siano completamente consapevoli di queste procedure semplificate e dei nuovi moduli multilingue a disposizione, i deputati hanno approvato una disposizione che richiede alla Commissione e agli Stati membri di informare i cittadini delle nuove norme attraverso i propri siti web e il portale e-Justice.
Revisione dopo due anni: estendere l'applicazione delle nuove norme
I deputati hanno inoltre previsto una disposizione che permetterebbe alle nuove norme di estendere il proprio campo dopo due anni ed essere così applicate ai documenti pubblici relativi allo status giuridico e la rappresentanza di una società, i diplomi e altri titoli di formazione e documenti pubblici che attestino un handicap riconosciuto ufficialmente, alla luce di un riesame che deve anche valutare l'opportunità futura di creare nuovi moduli multilingue.
Prossime tappe
Il regolamento sarà presto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà gradualmente in vigore, per essere applicato interamente nel 2019.
Nota
Il regolamento proposto si applica a quei documenti pubblici il cui obiettivo principale è accertare uno o più̀ dei seguenti fatti: nascita, esistenza in vita, decesso, nome, matrimonio (compresi la capacità di contrarre matrimonio e lo stato civile), divorzio, separazione personale o annullamento del matrimonio, unione registrata (compresa la capacità di sottoscrivere un'unione registrata e lo stato di unione registrata), scioglimento di un'unione registrata, separazione personale o annullamento di un'unione registrata, filiazione, adozione, domicilio e/o residenza, cittadinanza o assenza di precedenti penali.
Inoltre, sono compresi i documenti pubblici la cui presentazione possa essere richiesta da cittadini dell'Unione che risiedono in uno Stato membro di cui non sono cittadini quando desiderano votare o candidarsi alle elezioni del Parlamento europeo o alle elezioni comunali nel loro Stato membro di residenza.
Infine, il regolamento proposto istituisce moduli standard multilingue da utilizzare come supporto per la traduzione e allegati a molteplici documenti, per cui non sarà più richiesta la traduzione. Questi documenti riguardano: l'esistenza in vita, il decesso, il matrimonio (compresi la capacità di contrarre matrimonio e lo stato civile), l'unione registrata (compresi la capacità di sottoscrivere un'unione registrata e lo stato di unione registrata), il domicilio e/o la residenza e l'assenza di precedenti penali.
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