Nel comunicato ufficiale del Governo sul Consiglio dei Ministri appena concluso, non c'è alcun cenno rispetto alla riforma sui taxi e sul noleggio con conducente (NCC), che dovevano invece essere inserite nel disegno di legge sulla concorrenza.
"Se la sparizione della riforma sui taxi fosse confermata non potremmo che dedurre che anche il Presidente del Consiglio Renzi ha dovuto cedere alla lobby dei tassisti. D'altronde nessun suo predecessore è riuscito a superare questo muro invalicabile, da Prodi a Monti hanno fallito nel tentativo. Ricordiamo che è dal 2006, con l'allora ministro Bersani, che non si riesce a riformare il settore" ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori.
"Non è possibile mantenere una legislazione anacronistica ed antidiluviana che non tiene conto dell'esistenza dei cellulari e non considera l'esistenza della sharing economy, che rappresenta invece il nuovo che avanza, una nuova frontiera per i consumatori" ha proseguito Dona.
Per l'UNC bisogna stabilire regole nuove che creino le condizioni per un'effettiva concorrenza tra taxi, noleggio con conducente, car sharing, una liberalizzazione che non deve necessariamente andare contro i tassisti, ma che può consentire anche a loro nuove forme di esercizio della professione.
"Invece di difendere uno status quo, ormai superato, invitiamo i tassisti a partecipare ad un tavolo di confronto.
Si tratta di allargare la torta a vantaggio di tutti, invece di litigare per una fetta" ha concluso l'avv. Dona (segui @massidona su Twitter).
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