Inascoltate le mozioni parlamentari di settembre 2014 che chiedevano la riduzione dell'investimento.
Milano, 14 novembre 2015 - "Adesso lo confermano anche i documenti ufficiali e non si tratta più solo di un'ipotesi" spiega Francesco Vignarca su Altreconomia: il Governo non ha operato alcun dimezzamento per quanto riguarda i fondi destinati dell'acquisto dei caccia F-35.
La cospicua riduzione era stata richiesta (e votata) da una delle Mozioni parlamentari presentate a settembre 2014 nell'ambito dell'acceso dibattito alla Camera dei Deputati su questo contrastato programma di armamento.
Da allora sia i parlamentari che le organizzazioni della società civile avevano cercato di capire se a tale richiesta di indirizzo avessero fatto seguito dei fatti concreti, ma con scarso successo. In diverse occasioni infatti, sia in relazione ad interrogazioni parlamentari sia su sollecitazione delle Campagne per il disarmo, il Governo aveva fornito risposte evasive e poco chiare.
Già da tempo però diversi indizi suggerivano che non ci fosse stato alcun cambio di direzione, portando dunque ad un non rispetto della mozione a prima firma Giampiero Scanu per quanto riguarda il dimezzamento del budget degli F-35. Allo scopo è sufficiente andare a rileggersi le schede relative al programma poste all'interno dei Documenti di Programmazione Pluriennale della Difesa, lo strumento che da qualche anno delinea e dettaglia le strategie anche di procurement militare.
Tutti i dettagli e i documenti a questo link: http://bit.ly/F35-nessuntagli
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