BANCA D'ITALIA RIMUOVA L'ANNUNCIO INCOMPATIBILE CON LA SENTENZA DELLA CONSULTA
NON SERVE ESSERSI PRESENTATI AGLI SPORTELLI DELLA BANCA D'ITALIA DAL 7/12/2011 AL 28/02/2012
UDIENZA GIA' FISSATA IL 21 GENNAIO 2016 DAVANTI AL TRIBUNALE DI MESSINA
"Dopo la decisione della Corte Costituzionale, che ha giudicato illegittima la prescrizione anticipata della lira decisa dal governo Monti, tutti gli italiani che posseggono ancora il vecchio conio possono ottenere il cambio lira/euro" ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando la sentenza di ieri della Consulta.
"Per ottenere la conversione, infatti, non c'è bisogno di essersi materialmente presentati agli sportelli della Banca d'Italia tra il 7 dicembre 2011, data di entrata in vigore del decreto-legge n. 201 del 6 dicembre 2011, varato dal governo Monti, ed il 28 febbraio 2012, data inizialmente prevista come ultima possibile per la conversione delle lire" ha proseguito Dona.
"Sul sito della Banca d'Italia, infatti, era presente un avviso che annunciava che non era più possibile la conversione. Normale, quindi, che i possessori della lira non si siano presentati, in quel lasso di tempo, agli sportelli delle filiali della Banca d'Italia, rinunciando a far valere i loro diritti" ha concluso Dona.
L'Unione Nazionale Consumatori denuncia il fatto che l'annuncio è tuttora presente sul sito della Banca d'Italia, al link https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/servizi/cambio-banconote/index.html
Un annuncio che, con fermezza e senza lasciare adito a possibili interpretazioni, comunica anche oggi: "Dal 7 dicembre 2011 non è più possibile convertire in euro biglietti e monete in lire (art. 26 del D.L. 201/2011)".
L'UNC chiede l'immediata rimozione dell'annuncio.
Presso il Tribunale di Messina è già fissata la prima udienza per la restituzione del maltolto: 21 gennaio 2016, Sez II del Tribunale di Messina, Dott.ssa Acacia.
L'UNC invita chi possiede ancora la lira a presentare alla Banca d'Italia, sia alla sede centrale di via Nazionale sia alla filiale competente per territorio, una diffida, chiedendo l'immediata conversione in euro delle vecchie banconote detenute. In caso di rifiuto dovranno contattare le sedi dell'UNC per aderire all'azione legale dell'associazione.
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