Dopo un aborto spontaneo, una mamma si era vista negare la possibilità di seppellire il figlio. Ora il nuovo regolamento della Regione Marche prevede che sia data adeguata informazione e che i genitori possano scriverne il nome sulla lapide.
Proprio ieri infatti è stata approvata all'unanimità la modifica al regolamento di polizia mortuaria da parte del Consiglio della Regione Marche. Una proposta presentata dal consigliere Marconi su proposta delle due associazioni. L'idea era nata dal sollecito di una mamma che in seguito all'interruzione spontanea della propria gravidanza alla XX settimana di gestazione si era vista negare la richiesta di effettuare il seppellimento. Alla fine vi era riuscita ma solo facendo valere la propria professione di avvocato.
Il nuovo provvedimento offre anche la libera possibilità di scrivere sulla lapide i nomi dei genitori e quello che avrebbero voluto dare al figlio/a, cosa oggi spesso negata.
"Finalmente un’importante istituzione come la Regione Marche riconosce che anche quello prenatale è un lutto - dichiarano le due associazioni – e come tale va data la possibilità di poterlo esprimere con quei gesti di pietà che vedono coesi ambiti civili e religiosi".
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