''Ora, a causa di alcuni tecnicismi nella definizione del riparto – spiega Castelli - siamo di fronte ad una situazione per cui i piccoli Comuni si ritroverebbero a dover sostenere tagli molto maggiori rispetto a quelli messi in conto. E' necessario porre rimedio in tempi rapidissimi a queste distorsioni. I Comuni, tutti, stanno contribuendo ormai da anni e in modo determinante al contenimento della spesa pubblica, ma oltre non si può più andare, spingersi oltre è inaccettabile. I territori vivono un'esasperazione che, se alimentata da misure come questa, rischia di mettere a rischio la tenuta dell'intero sistema sociale e delle stesse amministrazioni''.
E, restando alle difficoltà di bilancio dei piccoli Comuni, Castelli lancia un ulteriore allarme: ''E' necessario che il Governo intervenga con urgenza per restituire ai Comuni montani, precedentemente classificati come parzialmente montani, il taglio operato per l'Imu agricola, che oggi quegli stessi Comuni non devono più riscuotere. Con la stessa urgenza vengano infine riconosciuti i 625 milioni di fondo compensativo derivanti dal passaggio da Imu a Tasi''.
Roma, 1 Aprile 2015
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