Sono intervenuti il Coordinatore della Presidenza prof. Luigi Mazzella, le vice coordinatrici senatrici Anna Cinzia Bonfrisco e Cinzia Dato e, in rappresentanza del comitato presieduto da Alessandro Pace e Gustavo Zagrebelsky, il Sen Vincenzo Vita.
I relatori hanno sottolineato che quando si fanno norme costituzionali, le intenzioni non contano. Contano i testi scritti.
E quello della proposta di revisione, se attuato, comprimerebbe la sovranità del cittadino e renderebbe più farraginosi i meccanismi pubblici moltiplicando i contenziosi Stato regioni.
In più, i sostenitori della proposta parlano di catastrofi economiche causate dalla vittoria del NO, ma non replicano mai nel merito né delle puntuali critiche fatte al testo in sé della proposta di revisione né dei richiami all'esperienza storica che prova come il peggioramento delle libertà istituzionali abbia sempre portato al peggioramento delle condizioni socio economiche.
Hanno anche ricordato che sul sito del Comitato NO al peggio è possibile leggere o scaricare il testo – fino ad oggi l'unico esistente – del confronto comma per comma tra la Costituzione vigente e la proposta di riforma completato da specifiche valutazioni, che si trova a questo indirizzo
http://perlelibertanoalpeggio.it/confronto-articoli-costituzione-attuale-proposta-riforma
In particolare, dal punto di vista operativo, è stata sottolineata l'importanza della moltiplicazione sul territorio delle iniziative in favore del NO, "anche per supplire alla disinformazione generalizzata da parte dei media, specie della RAI, ormai divenuta formalmente un monopolio nelle mani del Governo".
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