Entro un anno dall'entrata vigore del ddl Concorrenza, il Governo è delegato ad adottare un decreto legislativo per la revisione della disciplina in materia di autoservizi pubblici non di linea, ossia Ncc e Uber. Lo prevede un emendamento al ddl Concorrenza, approvato dalla commissione Industria del Senato.
"Meglio tardi che mai, ma è evidente che si tratta di un ripiego. La materia andava disciplinata direttamente nel ddl concorrenza, ma per l'opposizione dei tassisti è stata stralciata. Ora se ne riparlerà tra un anno, nella migliore delle ipotesi" afferma Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori..
"Inoltre ci sono dubbi sull'esito finale. Non vorremmo, infatti, che invece di favorire queste nuove forme di trasporto innovativo e la sharing economy, si cogliesse l'occasione per considerare tutto abusivo, per poi sanzionare i responsabili. Non ci piace, infatti, l'emendamento che prevede di adeguare il sistema sanzionatorio, individuando sanzioni efficaci" prosegue Dona
L'Unione Nazionale Consumatori ricorda che tra le modifiche più volte condannate dall'Antitrust (AS277 del 3 marzo 2004 e AS683 del 27 marzo 2010) ci sono proprio le sanzioni esagerate già previste dall'art. 11 bis della legge n. 21/1992 per gli esercenti il servizio di noleggio con conducente che violano l'art. 3 e 11, ossia quegli articoli che prevedono l'assurdo obbligo di dover rientrare in rimessa dopo ogni singolo servizio. Attualmente è previsto un mese di sospensione dal ruolo alla prima inosservanza, due mesi alla seconda, 3 alla terza, cancellazione dal ruolo alla quarta inosservanza.
"Ci pare fin troppo!" conclude Dona.
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