"I contribuenti italiani del Friuli Venezia Giulia che abbiano sostenuto spese mediche in Slovenia devono continuare a pagare la traduzione giurata della documentazione fiscale da allegare alla dichiarazione dei redditi per ottenere le deduzioni fiscali. Oppure dimostrare di appartenere alla minoranza slovena, che invece può tradurre da sé, risparmiando tempo e denaro."
Lo dichiara la parlamentare Serena Pellegrino (SI) che ha presentato oggi un'interpellanza urgente chiedendo che l'obbligo della traduzione giurata per i cittadini italiani sia eliminato dalle istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi, parificandoli ai cittadini della minoranza slovena, in parallelo con quanto avviene per i cittadini valdostani e altoatesini relativamente alle spese mediche transfrontaliere, che in forza del bilinguismo non sono nemmeno tenuti alla traduzione.
Esistono allora diversi tipi di bilinguismo?
In FVG, ricordo, esiste una scuola pubblica bilingue riconosciuta per legge da Italia e Slovenia.
"Nemmeno il fatto - precisa Pellegrino - che esista un Gect tra i comuni transfrontalieri di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrojba, con una specifica progettualità sulla sanità transfrontaliera, rileva per questo Governo: evidentemente i vantaggi della cooperazione del Gruppo europeo di cooperazione territoriale tra Italia e Slovenia saranno appetibili solo per i cittadini della minoranza slovena, visto l'handicap della necessità della traduzione giurata a carico di tutti gli altri."
"La risposta all'interpellanza da parte del Ministero delle Finanze conferma che non si vogliono cogliere le opportunità per rendere meno teso e difficile il rapporto tra Stato e contribuente, che non si percepisce l'esigenza di norme chiare e coerenti, che come sistema paese abbiamo un meccanismo burocratico obsoleto.
"Non è con questo tipo di risposte, seppur condite da cortesi condizionali, che si instaura un nuovo ciclo di rapporti tra Pubblica Amministrazione e cittadino, né si rassicura sull'effettiva applicazione dell'equità e del principio costituzionale dell'uguaglianza."
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