Quindi, chiunque proponga una bevanda o cioccolatini con poteri dimagranti e non-ingrassanti, e' avvisato: offrite i vostri prodotti miracolosi solo all'interno di un territorio grande quanto la Toscana, e state tranquilli che' dovrete renderne conto solo al vostro Dio, che le leggi terrene non hanno poteri in merito.
E' stato cosi' codificato che esistono consumatori di serie A (nazionali e oltre) e di serie B (locali e regionali), dove a questi ultimi gli si puo' raccontare cio' che si vuole. Chi vuol vendere loro qualcosa ne puo' e ne deve rispondere solo alle leggi del proprio Dio che -almeno nella fattispecie- non si ramificano anche nelle leggi terrene (1).
Per quanto ci riguarda e' una conferma della limitatezza delle normative in merito. Gia' in altre occasioni lo abbiamo sperimentato (2). Ma siccome crediamo -facendoci portavoce credibili di tutti i consumatori- che i contratti (di acquisto di un prodotto o di un servizio) debbano avere una caratteristica di veridicita' e non-ingannevolezza, sia che si tratti di uno o di un milione di consumatori, non ci stancheremo del ruolo di sentinella e campanello d'allarme, per una legislazione che non discrimini rispetto al numero ma sull'applicazione o meno dei diritti.
Un consiglio/appello a tutti i negozianti come il nostro toscano: ma non vi vergognate di scrivere certe cose?
(1) come accade, per esempio, per le leggi su aborto, divorzio, contraccezione.
(2) quando, per esempio, alcuni gestori tlc sottraggono sistematicamente in modo non giustificato qualche centesimo nelle bollette dei milioni di loro utenti. L'Antitrust, alle nostre denunce, ci aveva risposto che erano importi irrilevanti...
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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