In
una risoluzione posta in votazione giovedì, i deputati hanno
sottolineato come non sia stato ancora fatto abbastanza per la
salvaguardia dei diritti fondamentali dei cittadini in seguito
alle rivelazioni sulla sorveglianza elettronica di massa. I deputati
chiedono alla Commissione di assicurare che tutti i trasferimenti dei
dati verso gli USA siano soggetti ad un livello di protezione efficace e
chiede agli Sati membri di concedere protezione
ad Edward Snowden, in qualità di "difensore dei diritti umani".
Inoltre, il Parlamento ha espresso preoccupazione circa le norme sulla
sorveglianza in diversi Stati UE.
Il
relatore Claude Moraes (S&D, UK), presidente della commissione per
le libertà civili ha dichiarato che l'inchiesta del Parlamento europeo
sulle rivelazioni di Edward Snowden riguardo la sorveglianza
di massa elettronica è stata, ad oggi, la più completa investigazione
effettuata. E' necessario continuare questo lavoro per assicurare che le
libertà civili siano difese anche su internet.
Questa
risoluzione, approvata con 342 voti favorevoli, 274 voti contrari e 29
astensioni, fa il punto sulle azioni (o mancanza d'azione) che la
Commissione, le altre istituzioni UE e gli Stati
membri hanno intrapreso sulla base delle raccomandazioni del Parlamento
contenute nella
risoluzione del 12 marzo 2014 sulla sorveglianza elettronica di massa dei cittadini UE, redatta sulla scia delle rivelazioni di Edward Snowden.
Con 285
voti favorevoli a fronte di 281 contrari, i deputati hanno approvato un
emendamento che invita gli Stati membri a "ritirare ogni imputazione
penale nei confronti di Edward Snowden, a offrirgli
protezione e, di conseguenza, a evitare la sua estradizione o consegna
da parte di terzi, riconoscendo il suo statuto di informatore e di
difensore internazionale dei diritti umani."
Trasferimento dei dati verso gli USA
I deputati accolgono con favore la
sentenza della Corte di giustizia europea
(CGUE) del 6 ottobre riguardo il caso Schrems, che ha invalidato la
decisione della Commissione sullo schema Safe Harbour sul trasferimento
dei dati negli Stati Uniti. Per i deputati
"questa sentenza ha confermato la posizione di lunga data del
Parlamento riguardo l'assenza di un adeguato livello di protezione
previsto da questo sistema".
Il
Parlamento fa appello alla Commissione affinché "prenda le misure
necessarie per assicurare che tutti i dati personali trasferiti verso
gli USA siano soggetti a un livello efficace di protezione,
sostanzialmente equivalente a quello garantito nell'UE".
Il
Parlamento invita la Commissione a riflettere immediatamente sulle
alternative al Safe Harbour e sull'impatto che la sentenza può avere su
ogni altro strumento utilizzato per il trasferimento
dei dati personali negli USA. Inoltre, il Parlamento chiede che la
Commissione riferisca su questo entro la fine del 2015. Inoltre, la
risoluzione rinnova l'invito a sospendere l'accordo con gli Stati Uniti
sul programma di tracciatura finanziaria dei terroristi
(TFTP).
In
generale, i deputati ritengono, in considerazione dell'entità delle
rivelazioni sulla sorveglianza di massa, "altamente inadeguata" la
risposta data fino ad ora dalla Commissione sulla risoluzione
del Parlamento del 2014. Secondo i deputati "i diritti fondamentali dei
cittadini UE sono ancora in pericolo" e "troppo poco è stato fatto per
assicurare la loro piena protezione".
Preoccupazioni circa le norme sulla sorveglianza in diversi Paesi UE
Il
Parlamento è preoccupato per le "recenti leggi adottate da alcuni Paesi
membri che ampliano le possibilità di sorveglianza da parte delle
autorità d'intelligence, inclusi Francia, Regno Unito
e Olanda. Inoltre, è preoccupato per le rivelazioni sulle attività di
sorveglianza delle telecomunicazione e del traffico internet all'interno
dell'UE da parte della BND, l'agenzia di intelligence "esterna"
tedesca, in collaborazione con la NSA, l'agenzia
per la sicurezza nazionale statunitense.
Inoltre,
la risoluzione invita a formulare una strategia UE per una maggiore
indipendenza informatica e una maggiore privacy sul web ed evidenzia
l'esigenza di assicurare un controllo democratico
ed efficace delle attività d'intelligence, così come la necessità di
ricostruire la fiducia con gli USA.
Procedura: risoluzione non legislativa
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