La soppressione comporterebbe automaticamente anche la cancellazione di altri Uffici giudiziari quali la Procura generale presso la Corte di Appello, la Procura distrettuale presso il Tribunale di Campobasso (e, con essa, gli apparati del Gico, dei Ros e dello Sco), il Tribunale e la Procura per i Minorenni (inclusi i connessi servizi sociali), il Tribunale di Sorveglianza e l'Avvocatura Distrettuale dello Stato, ecc., ma anche la successiva probabile soppressione di ulteriori Uffici giudiziari quali uno o più Tribunali del distretto, oltre che il Tar, la Corte dei Conti, la Procura presso la Corte dei Conti e le Commissioni Tributarie, nonché di Uffici paragiudiziari quali i Comandi regionali delle Forze dell'Ordine, la Questura e magari la stessa Prefettura di Campobasso.
Le soppressioni potrebbero comportare la successiva chiusura di altri Uffici pubblici istituiti su base regionale e/o provinciale, quali l'Agenzia delle Entrate, l'Inps, l'Inail, i Vigili del fuoco, ecc. .
Insomma, un perverso effetto domino, la cui inevitabile conseguenza sarebbe la drastica riduzione della popolazione determinata dai connessi trasferimenti di numerosissime famiglie di impiegati in altre sedi. Effetti dirompenti ci sarebbero su tutta l'economia regionale, con pesanti conseguenze per commercianti, imprenditori, liberi professionisti, ecc.
La soppressione della Corte di Appello e le successive soppressioni degli altri Uffici giudiziari o paragiudiziari comporterebbe inoltre la scomparsa di fondamentali presìdi di legalità nella nostra regione, che è terra confinante con quelle segnate dalla piaga della criminalità organizzata di stampo mafioso, col concreto e gravissimo pericolo della sua estensione anche nel nostro territorio.
Conseguenze nefaste ci sarebbero anche per l'Università del Molise, con un'efficiente facoltà di giurisprudenza. Inoltre Campobasso è sede di un importante Istituto penitenziario.
Infine, questo processo comporterebbe onerosissimi costi e disagi per le parti processuali, costrette a spostarsi in territori lontani. Si pensi poi ai minori che con le loro famiglie dovrebbero essere seguiti (e come potrebbero essere seguiti?) da Procure, Tribunali minorili e connessi servizi ubicati in zone lontane.
Tutto questo, senza alcun serio risparmio di spesa pubblica, perché il numero degli impiegati e dei giudici rimarrebbe lo stesso, mentre anzi bisognerebbe acquisire nuovi spazi nelle sedi accorpanti.
La verità è che i servizi essenziali, a partire da quello della Giustizia, che è il servizio che garantisce la tutela dei diritti e l'osservanza degli obblighi dei cittadini, debbono essere vicini al cittadino, perché il decentramento è un fondamentale principio-cardine (di rango anche costituzionale) di democrazia diffusa e di efficienza.
Diversi documenti comunitari, come il CEPEJ-GT-QUAL(2013)2 del 21 giugno 2013 della Commissione Europea per l'Efficienza della Giustizia (CEPEJ) del Consiglio d'Europa, ribadiscono tali linee guida.
Il primo atto di quella che sarà una lunga mobilitazione – e che vede anche l'associazione "Forche Caudine" coinvolta in prima fila, insieme alla Confederazione degli italiani nel mondo – sarà il concerto del gruppo "Il Tratturo" di Isernia. Un evento, promosso proprio per sensibilizzare al problema della soppressione della Corte d'Appello di Campobasso e di altri uffici, che non solo mira a coinvolgere emotivamente gli spettatori sui comuni valori delle nostre tradizioni, ma anche a richiamare l'attenzione sulla necessità di difendere la nostra terra ed i suoi presìdi.
Il concerto avrà luogo dalle ore 20,30 di martedì 19 gennaio 2016 al Teatro "Savoia" di Campobasso.
L'evento sarà introdotto dall'Arcivescovo di Campobasso S.E. Mons. Giancarlo Bregantini e dal Magnifico Rettore dell'Università del Molise Prof. Gianmaria Palmieri.
Il concerto sarà visibile ovunque, da personal computer, tablet, smartphone, smartTV, collegandosi al sito www.questaterradevevivere.it , dove basterà semplicemente cliccare (immediatamente sotto al "conto alla rovescia") sull'apposito tasto "Guarda la diretta streaming" per accedere direttamente (dalle ore 20,30 in poi del 19 gennaio 2016) al Concerto del Teatro Savoia.
Ove mai vi fossero difficoltà nell'accedere alla diretta streaming, l'utente potrà telefonare al numero verde 800.969668 dall'Italia oppure cliccare (anche dall'estero) sul tasto Skype presente sul sito www.questaterradevevivere.it al fine di ottenere assistenza (servizi offerti dalla Secretel Service srl).
È questo il momento di far sentire una voce forte, unitaria e determinata,
manifestando la propria adesione a questo Comitato al seguente indirizzo di posta elettronica:
Il Molise deve vivere !
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