"Il lavoro di questi mesi – ha detto Nicotra – è stato complicatissimo e laborioso ma alla fine i risultati sono arrivati, come ribadito anche ieri dal presidente Fassino nel corso del Consiglio Nazionale ANCI. Abbiamo raggiunto l'obiettivo, che definirei storico, del superamento del Patto di stabilità che presentava l'ottusità di non permettere ai sindaci di spendere soldi che avevano in cassa: ora si potrà imprimere un effetto molto positivo agli investimenti, grazie al nuovo saldo basato sulla competenza finale".
Il segretario generale ANCI ha poi ricordato come, "grazie a un egregio lavoro politico siamo riusciti a rinviare l'entrata in vigore della legge 243 (sul pareggio di bilancio che per gli Enti locali è rimandata al 2016 n.d.r.), precondizione necessaria al superamento del Patto che poi è arrivato; così come siamo riusciti ad ottenere la compensazione totale del gettito effettivo 2015 dell'imposta prima casa che conta circa 3,7 miliardi".
A sindaci e amministratori laziali, Nicotra ha sottolineato come si stia lavorando alla risoluzione dell'annosa questione delle spese sostenute dai Comuni sede di uffici giudiziari "su cui – ha rimarcato – registriamo consapevolezza e volontà di risolvere da parte del governo. Parliamo di circa 700 milioni di arretrati, dal 2012 al 2014. La questione è chiusa da un punto di vista normativo, contiamo di chiuderla a breve anche da quello finanziario".
Scorrendo, poi, una serie di altre istanze che hanno ottenuto risposta, come il riconoscimento degli oneri di urbanizzazione su parte corrente, l'anticipazione di tesoreria risolta e l'eliminazione del raddoppio del taglio sulle Città metropolitane, il segretario generale ANCI si è soffermata su due problematiche a cui l'ANCI comincerà a lavorare da subito: il blocco del turn over e le gestioni associate. "Limitare le assunzioni nei Comuni al 25% delle cessazioni è inaccettabile: per questo a breve incontreremo la Funzione Pubblica".
Anche sulle gestioni associate "si lavorerà da subito, partendo dalla nostra proposta che si basa non più su criteri demografici ma su bacini territoriali omogenei. Su questo – ha tenuto però a precisare Nicotra – deve essere chiaro che non è più accantonabile un percorso che porti ad associare le funzioni. Ed è un processo che non riguarda solo i piccoli ma tutti i Comuni. Lavoreremo affinché il tutto avvenga in una sede istituzionale che sancisca l'autonomia dei sindaci sul cosa e come mettere insieme, nella massima condivisione con il governo con cui stiamo discutendo anche della formazione di un gruppo di lavoro specifico che ridisegni l'associazionismo con regole più efficaci ed incentivi a stare insieme più premianti".
Insomma, "il 2016 sarà un anno di forte cambiamento – ha concluso il segretario generale ANCI - e il nostro auspicio è che si consolidi una nuova stagione di svolta definitiva: l'ANCI ce la metterà tutta perché ciò avvenga, per il bene del Paese".
Roma, 22 Gennaio 2016
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