«Nonostante pressioni e tradimenti - commenta Alfonso Pecoraro Scanio - messi in atto dal Governo per impedire il referendum, oggi la Corte Costituzionale ha dato via libera a un referendum No Triv. Si voti a Giugno con le amministrative»
«In questi giorni - spiega Alfonso Pecoraro Scanio, già Ministro dell'Ambiente e oggi Presidente della Fondazione UniVerde - si è assistito a pressioni di ogni tipo da parte del Governo tanto che la Regione Abruzzo si è sfilata dalla richiesta di referendum e si è a costituita addirittura davanti alla Consulta contro le altre regioni, con un voltafaccia senza precedenti. Nonostante questi tentativi di sabotaggio, oggi la Corte Costituzionale ha dato via libera a un referendum No Triv. Molte regioni hanno già annunciato un ricorso per ottenere che almeno altri due quesiti referendari possano essere recuperati».
«Occorre agire sin da subito - continua Alfonso Pecoraro Scanio - per la difesa del referendum perché il Governo cercherà, con altri inganni, di sottrarre in ogni modo ai cittadini la possibilità di votare sul futuro energetico del nostro Paese. Bisogna votare a Giugno, in contemporanea con le elezioni amministrative, in modo da ridurre i costi elettorali e il tentativo di ritardare il voto referendario con l'obiettivo di non far raggiungere il quorum».
«L'Italia - conclude l'ex Ministro dell'Ambiente - grazie alle scelte energetiche del 2007, e nonostante gli ostacoli dei successivi dei Governi pro nucleare e pro Triv, ha il record mondiale di produzione di elettricità da energia solare e di crescita delle rinnovabili. Pensare a investire ancora sulle trivellazioni petrolifere è un'assurdità si dal punto di vista ecologico ed economico».
Nessun commento:
Posta un commento