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giovedì 13 novembre 2014

FSI presenta un disegno di legge rivoluzionario nella sanità, anche in Sicilia: libera professione sanitaria


13 novembre 2014 - La forte carenza infermieristica sta raggiungendo livelli preoccupanti nella nostra Regione mettendo così in discussone iI diritto del cittadino alle migliori cure possibili. E i cittadini hanno così cercato di superare questa mancanza di personale rivolgendosi ad Infermieri ed operatori sanitari provenienti soprattutto dai paesi dell'est e dall'America latina, con conseguente difficoltà comunicativa che mette in discussione non la professionalità di questi operatori ma l'immediatezza di una pronta risposta assistenziale. Per ultimo la crisi e la "batosta" dei governi Monti, Letta ed ultimo Renzi che hanno colpito pesantemente le nostre famiglie, ha massacrato fortemente solo noi lavoratori.

La Fsi ha così presentato un disegno di legge alla Regione siciliana in merito alla Libera professione: "Disposizioni in materia di libera professione da parte delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica".

Lo scopo della proposta di legge è quello di mettere in campo nuovi professionisti di provata competenza al fine di sopperire alla carenza di personale infermieristico, tecnico-sanitario e di supporto, migliorando la risposta assistenziale ai bisogni dei cittadini.

"Con questo intervento - dichiara Calogero Coniglio, segretario regionale del Cni-Fsi e Coordinatore Nazionale - sarà possibile per i cittadini usufruire di prestazioni assistenziali svolte da professionisti che possiedono competenze certificate arginando in tal modo il fenomeno dell'esercizio abusivo delle professioni. Questo permetterà al personale sanitario operante nelle nostre Aziende, di poter far fronte ai costi della vita dando loro la possibilità di esercitare la libera professione sul territorio o presso altre strutture del SSR o con esso convenzionato".

L'attivazione della libera professione non comporterà maggiori oneri a carico della finanza regionale e potrà essere esercita dal personale purché non in conflitto di interessi rispetto all'espletamento delle proprie attività istituzionali. La presente proposta di Legge regionale è stata redatta con la diretta collaborazione della Segreteria Regionale del Sindacato FSI-USAE, sindacato maggiormente rappresentativo delle professioni sanitarie.

"La nostra O.S. FSI - continua Coniglio - lo ha presentato in tutte le regioni d'Italia. In Sicilia è stato presentato il disegno di legge regionale n. 865 per la libera professione degli Infermieri e delle professioni sanitarie promosso dalla FSI Federazione Sindacati Autonomi "Disposizioni in materia di libera professione da parte del personale delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica",  il 28 novembre 2014 dagli On. DI Mauro Giovanni e Lombardo Salvatore Federico. Altre prospettive di lavoro per gli Infermieri siciliani, per il futuro oltre l'assistenza domiciliare è la rete ambulatoriale: nessuna di queste realtà, infatti, possiede personale infermieristico dedicato, cioè a tempo indeterminato, quindi potrebbe consentire a tanti infermieri disoccupati di trovare impiego. Su questo settore la FSI-CNI ha promosso Il disegno di legge promosso sull'istituzione dell'Infermiere di famiglia, presentato alla Camera dei Deputati il 14 luglio 2014 scorso a firma dell'On. Fucci, che è già sul tavolo della commissione sanità alla Camera dei Deputati pronto per l'approvazione, prevede l'istituzione dell'Infermiere di famiglia in regime di convenzione con il SSN, l'infermiere di famiglia".
 
L'obbiettivo che si pongono la Federazione sindacati indipendenti e il Coordinamento Nazionale Infermieri è che, anche nel nostro Paese, possa finalmente essere avviato un percorso legislativo che riesca a traguardare le professioni sanitarie in un contesto di autonomia in un'ottica di miglioramento complessivo della sanità e che veda gli infermieri non come comparse ma come attori protagonisti del cambiamento. Già oggi 7 famiglie su 10 rinunciano alle cure perché troppo costose e, per assicurare un futuro più sereno ad una popolazione che invecchia sempre più, è necessario avviare oggi quel cambiamento in grado di assicurare a tutti quanto previsto dall'articolo 32 della Costituzione.

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