CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Ultime news sulla Normativa

Cerca nel blog

mercoledì 24 febbraio 2016

Aborto. Entrato legalmente dalla porta ora riesce dalla finestra per tornare nell'illegalita'?

Firenze, 24 Febbraio 2016. L'aborto, reato contro la stirpe fino a quando la legge Fortuna lo fece diventare legale e fu anche confermato con un referendum popolare, non e' mai stato digerito dai genuflessi politici e professionisti medici. Che, in nome del diritto alla vita di uno zigote, hanno sempre voluto sacrificare e colpevolizzare le donne che vi fanno ricorso. In un contesto in cui, con un media del 70% di medici che si rifiutano di praticare l'intervento (con punte regionali anche oltre il 90%), l'aborto clandestino non e' mai stato sgominato. Soprattutto nei soggetti piu' deboli, come le donne piu' povere -e tra queste, essenzialmente le immigrate- che non si possono permettere il "turismo abortivo" tra una regione e l'altra, financo oltre i confini nazionali.
Un cittadino cosa si aspetta in questa situazione? Che tutto in qualche modo venga messo a posto. Invece no. Lo scorso 15 gennaio sembrava fosse stata fatta un intervento civile con la depenalizzazione dell'aborto clandestino… sembrava, per l'appunto: perche' se non si commette piu' un reato, lo scotto da pagare e' ora economico, fino a 5/10.000 euro.
Sentita al bar stamane: ma siamo pazzi? Infatti, se da parte delle non-turiste dell'aborto prima c'era un incentivo a denunciare chi praticava gli interventi illegalmente (la multa era di 51 euro), ora, chi glielo fa fare? E quindi i medici che operano clandestinamente continueranno a farlo, vedranno crescere le proprie clienti/vittime (non sono rari i medici obiettori in ospedale che poi, invece praticano interventi illegali in privato). Un grande passo di civilta' giuridica e umana come la legalizzazione dell'aborto (ancora in alto mare in Paesi in cui la civilta' cattolica continua ad imperversare anche come giuridica: vedi caso Zika in centro e sudamerica) che era stato fatto entrare dalla finestra, ora, grazie al Parlamento del 2016, viene fatto uscire dalla finestra per tornare ad incrementare l'illegalita'.
Fuoco di paglia? Non crediamo, visto quello che sta succedendo per il riconoscimento dei bimbi nella legge sul riconoscimento delle coppie di fatto e le relative ingerenze della Conferenza Episcopale Italiana. Un consiglio, anche a noi stessi: cominciamo a preparare gli idranti per spegnerlo sul nascere.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc



--
www.CorrieredelWeb.it

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *