Appuntamento in Piazza Montecitorio alle ore 19.30
EUTANASIA: LA CORTE HA RICONOSCIUTO LE NOSTRE RAGIONI, ORA IL PARLAMENTO DEVE FINALMENTE DECIDERE, COME CHIEDIAMO DA 5 ANNI! E' UN'ALTRA VITTORIA DI FABO E DELLA NONVIOLENZA. NOI ANDIAMO AVANTI CON LA DISOBBEDIENZA CIVILE
Dichiarazione di Marco Cappato, Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni e promotore della campagna EutanaSIA legale
La Corte ha riconosciuto le nostre ragioni
Il pronunciamento della Corte Costituzionale dà un anno di tempo al Parlamento per fare ciò che chiedevamo da 5 anni. E' un risultato straordinario, arrivato grazie al coraggio di Fabiano Antoniani e alla fiducia che Carmen e Valeria mi hanno fatto per la mia azione di disobbedienza civile.
E' dunque di fatto un successo -un altro, dopo la vittoria sul biotestamento!- di Fabo e della nonviolenza, oltre che delle tante persone malate che, iniziando da Luca Coscioni e Piergiorgio Welby e finendo con Dominique Velati e Davide Trentini, in questi 15 anni hanno dato corpo alle proprie speranze di libertà.
Ora il Parlamento ha la strada spianata per affrontare finalmente il tema, e per discutere la nostra proposta di legge di iniziativa popolare per l'eutanasia legale, come sta accadendo nel Parlamento spagnolo.
Ringrazio Filomena Gallo e gli altri avvocati -Francesco Di Paola, Vittorio Manes e Massimo Rossi insieme all'intero collegio giuridico con Irene Pellizzone, Stefano Bissaro, Gian Domenico Caiazza e Rocco Berardo- che mi hanno assistito per il loro prezioso lavoro, che non è stato vano e produrrà presto frutti di nuove libertà nel nostro Paese.
La nostra azione continua, già da questo finesettimana.
Per firmare e partecipare alla mobilitazione già nei prossimi giorni, tutte le informazioni sono su www.associazionelucacoscioni.it
L'altro appuntamento sarà l'udienza del 12 novembre a Massa nei confronti di Mina Welby e miei per la morte di Davide Trentini.
La nostra di disobbedienza civile, condotta con Mina Welby e Gustavo Fraticelli, continua.
Avv.Filomena Gallo, segretario Ass.Luca Coscioni – "Decisione Storica quella oggi della Corte Costituzionale.
La Costituzione ha trionfato sulle istanze paternalistiche del codice penale fascista e sulla grave inerzia del legislatore, che nonostante le varie sollecitazioni, non si è mai determinato a regolare la materia del suicidio medicalmente assistito.
La Corte costituzionale ha rilevato che l'attuale, assetto normativo concernente il fine vita lascia prive di adeguata tutela determinate situazioni costituzionalmente meritevoli di protezione e da bilanciare con altri beni costituzionalmente rilevanti.
Per consentire in primo luogo al Parlamento di intervenire con un'appropriata
disciplina, la Corte ha deciso di rinviare la trattazione della questione di costituzionalità dell'articolo 580 codice penale all'udienza del 24 settembre 2019.
Resta ovviamente sospeso il processo a quo.
La relativa ordinanza sarà depositata a breve.
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