Roma 31 OTT – "A beneficio dei cittadini, e non del Pd che strumentalizza a fini di propaganda, chiariamo ancora la portata delle norme sui fanghi contenuti del decreto Emergenze. I reflui delle nostre abitazioni sono sempre stati usati come concime in agricoltura. Oggi si usano i fanghi che derivano dalla depurazione di questi scarichi, che sono ben diversi da quelli industriali. Noi abbiamo semplicemente colmato un vuoto normativo fissando un limite agli idrocarburi e ad altre sostanze inquinanti. Questo significa rendere finalmente efficaci i controlli e colpire chi inquina! La salute delle persone in questo modo è più tutelata che in passato". Lo afferma il portavoce del MoVimento 5 Stelle Alberto Zolezzi, membro della commissione Ambiente della Camera e della commissione Ecomafie.
"Continueremo a studiare il tema per comprendere se i limiti imposti siano sufficienti e quali siano i metodi migliori per recuperare i fanghi, questo lavoro consentirà a breve di scrivere un decreto ministeriale che regolerà più dettagliatamente questi limiti e tutta la materia" prosegue Zolezzi.
"Quella dei fanghi non è un'emergenza sorta soltanto in virtù di una sentenza del Tar Lombardia, ma lo è diventata per l'inerzia dei governi precedenti che non hanno mai legiferato sul tema. L'ex ministro dell'Ambiente Galletti aveva pronta una bozza di decreto ministeriale in materia ma non ha mai emanato il provvedimento. Nessuno mi pare abbia protestato all'epoca. Visto che ora dei paletti ci sono, e con l'impegno di scendere più nel dettaglio con un nuovo decreto ministeriale, viene da chiedersi se non siano proprio questi nuovi paletti a scaldare così tanto gli animi dei partiti che hanno governato fino a marzo scorso" conclude il deputato del MoVimento 5 Stelle.
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