Banche: Unc scrive al Mef su fondo vittime risparmiatori
No al criterio dell'ordine cronologico
Dal Fondo siano esclusi banche, fondazioni e indagati
L'Unione Nazionale Consumatori delle Marche, in nome delle associazioni "Azionisti Privati Banca Marche" e "Dipendiamo Banca Marche", in rappresentanza di oltre 3.000 azionisti ed obbligazionisti rimasti truffati nel crack di Banca Marche, hanno scritto ai sottosegretari al Mef on. Massimo Bitonci e on. Alessio Mattia Villarosa in relazione al fondo di ristoro da 1,5 mld previsto nella Legge di Bilancio.
"No all'ipotesi emersa sui giornali di liquidare le domande in base all'ordine cronologico di arrivo, un criterio che non è nè economico né sociale, che non tiene conto dell'ammontare della perdita subita, della condizione della famiglia, della truffa, della violazione degli obblighi informativi, del patrimonio investito, dell'età anagrafica, insomma, di nulla" afferma l'avv. Corrado Canafoglia, Coordinatore dell'UNC Marche.
"Tale criterio, poi, penalizzerebbe in particolare i risparmiatori di Banca Marche, per il problema di reperimento dei documenti, dato che la messa in liquidazione dell'Istituto impedisce un accesso rapido agli atti. Chiediamo, invece, di ripartire il fondo tra gli aventi diritto in proporzione alle loro istanze" prosegue Canafoglia.
"Inoltre, considerato che tra i titolari di azioni figurano banche, fondazioni bancarie e indagati coinvolti a vario titolo nei processi penali in corso, chiediamo che siano esclusi dal Fondo" prosegue Canafoglia.
"Quanto all'esame delle istanze, suggeriamo che non sia demandato all'Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), istituito presso la Consob, considerato che per Banca Marche ha già respinto innumerevoli ricorsi riconoscendo il danno per gli azionisti solo alle somme corrisposte nell'ambito dell'aumento di capitale del 2012. Meglio un collegio arbitrale presso l'Anac" conclude Canafoglia.
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